Ciao!
Accettare quello che la vita ci offre, anche se è molto meno di quello a cui aspiravamo, a volte è necessario. Ma per me ha il sapore della sconfitta. Così voglio pensare che sia solo un prendere fiato: per una nuova lotta e nuove conquiste!
I miei sogni sono spesso improbabili, ma mai impossibili! Ma ce ne sono anche di molto terreni, pertanto non ci sto a rinunciarvi. Mi rammarica solo perdere tanti giorni utili nel frattempo...
Perciò, mi lascio alle spalle un anno di attese e speranze, intervellate da continui sconforti e delusioni. Ma porto nell'anno nuovo delle belle e gloriose amicizie! E soprattutto spero di trovare nel 2012 la capacità di non subire le emozioni, la forza di mollare la corda da sola prima di venire trascinata a terra dall'avversario.
Auguro a tutti tanta serenità. E riservo sempre un forte abbraccio e un sorriso dal cuore per chi è solo. Buona vita!
Bye,
Sly
sabato 31 dicembre 2011
venerdì 23 dicembre 2011
Sereno Natale a tutti!
Ciao!
Come sapete non amo particolarmente questo periodo e non mi dilungo in troppi auguri che non sento dal cuore. Perciò, semplicemente auguro a tutti un sereno Natale.
Ma voglio dedicare un abbraccio speciale a Mary, con un grosso in bocca al upo!
E un salutone ad Aliza! Grazie che mi fate spesso attiva compagnia nelle mie elucubrazioni in questo blog!
Bye,
Sly
sabato 17 dicembre 2011
a volte m'incazzo
Ciao!
Avete seguito per caso la pubblicità del canone Rai? Beh, non so voi, ma io la considero un'offesa alla nostra dignità. Specialmente in questo periodo in cui ci vengono richiesti sacrifici da chi invece continua a percepire stipendi e pensioni assurde e non se ne vuole minimamente privare.
Ma torniamo allo spot. Hanno avuto il coraggio di fare una premessa comparativa, usando persone ed eventi storici di portata umanitaria fuori discussione (esempio Papa Wojtyla) per poi finire con qualche povero sprovveduto che guarda la telecamera con faccia fiera perché lui paga il canone. E ti guarda come a farti sentire un disgraziato peggio di uno stupratore se solo hai avuto il pensiero di dire "quest'anno non lo pago"!
Ma la ciliegina è che dopo tutta questa lezione di morale dei miei stivali, la voce narrante ti ricorda che il canone non è una donazione gentile, bensì un OBBLIGO! E allora se è un obbligo che cazzo mi rompi i coglioni con la morale! Che c'è gente che evade milioni di tasse e ne guadagna dieci volte tanto e sta seduta pure in parlamento! Ma pagatecelo voi il canone! 'fanculo!
Bye,
Sly
Avete seguito per caso la pubblicità del canone Rai? Beh, non so voi, ma io la considero un'offesa alla nostra dignità. Specialmente in questo periodo in cui ci vengono richiesti sacrifici da chi invece continua a percepire stipendi e pensioni assurde e non se ne vuole minimamente privare.
Ma torniamo allo spot. Hanno avuto il coraggio di fare una premessa comparativa, usando persone ed eventi storici di portata umanitaria fuori discussione (esempio Papa Wojtyla) per poi finire con qualche povero sprovveduto che guarda la telecamera con faccia fiera perché lui paga il canone. E ti guarda come a farti sentire un disgraziato peggio di uno stupratore se solo hai avuto il pensiero di dire "quest'anno non lo pago"!
Ma la ciliegina è che dopo tutta questa lezione di morale dei miei stivali, la voce narrante ti ricorda che il canone non è una donazione gentile, bensì un OBBLIGO! E allora se è un obbligo che cazzo mi rompi i coglioni con la morale! Che c'è gente che evade milioni di tasse e ne guadagna dieci volte tanto e sta seduta pure in parlamento! Ma pagatecelo voi il canone! 'fanculo!
Bye,
Sly
giovedì 8 dicembre 2011
feste e solitudine, feste e gratitudine
Ciao!
A fine anno il mio blog compirà 4 anni! Ad ogni compleanno ho sempre voluto dedicare un pensiero speciale per chi è solo. Perché so cosa significa, ma soprattutto perché è una situazione che può tornare nella vita di una persona. E' giusto gioire dei propri successi, ma non essere troppo "sboroni" quando le cose vanno bene.
Così circa 10 giorni fa è successo un fatto triste: dei miei amici hanno perso un figlio, malato da tempo, di 9 anni. Già la cosa è dura di per se stessa, ma penso che durante le feste natalizie sia un supplizio. Vedo le pubblicità della Cocacola o dei panettoni piene di bimbi e mi commuovo io! Non oso immaginare i genitori.
Sempre in questi giorni leggevo in face book lo stato di una mia amica, che così recitava: "di solito non vedevo l'ora che il Natale passasse, quest'anno invece sono emozionatissima!" e la foto la ritrae ora con un ragazzo!
Sono facce di uno stesso cubo, sono situazioni di vita che ci cambiano sotto il naso nel bene e nel male. Dobbiamo vivere la gioia e rispettare il dolore. Usiamo un po' della nostra gioia per una preghiera dedicata a chi soffre! Non sto chiedendo di pregare a chi non ha fede: la preghiera di un credente altro non è che un pensiero positivo di un ateo. Positività da regalare a Natale: non costa nulla!
Bye,
Sly
A fine anno il mio blog compirà 4 anni! Ad ogni compleanno ho sempre voluto dedicare un pensiero speciale per chi è solo. Perché so cosa significa, ma soprattutto perché è una situazione che può tornare nella vita di una persona. E' giusto gioire dei propri successi, ma non essere troppo "sboroni" quando le cose vanno bene.
Così circa 10 giorni fa è successo un fatto triste: dei miei amici hanno perso un figlio, malato da tempo, di 9 anni. Già la cosa è dura di per se stessa, ma penso che durante le feste natalizie sia un supplizio. Vedo le pubblicità della Cocacola o dei panettoni piene di bimbi e mi commuovo io! Non oso immaginare i genitori.
Sempre in questi giorni leggevo in face book lo stato di una mia amica, che così recitava: "di solito non vedevo l'ora che il Natale passasse, quest'anno invece sono emozionatissima!" e la foto la ritrae ora con un ragazzo!
Sono facce di uno stesso cubo, sono situazioni di vita che ci cambiano sotto il naso nel bene e nel male. Dobbiamo vivere la gioia e rispettare il dolore. Usiamo un po' della nostra gioia per una preghiera dedicata a chi soffre! Non sto chiedendo di pregare a chi non ha fede: la preghiera di un credente altro non è che un pensiero positivo di un ateo. Positività da regalare a Natale: non costa nulla!
Bye,
Sly
mercoledì 30 novembre 2011
così e cosà
Ciao!
Ore e ore di silenzio e ancora non è sufficiente.
Giorni e giorni di tempo per me e ancora non bastano.
Mesi e mesi di inquietudini snervanti e ancora non è finita.
Ma rifarei tutto perché ogni piccolo, normale, umile sogno che si avvera è una vittoria sul nulla e sul tutto. Perchè il mio cuore vive un mondo colorato. :-)
Bye,
Sly
domenica 27 novembre 2011
Intervista televisiva!
Ciao!
Ecco l'ultima mia "fatica" letteraria!
la BOXE raccontata al FEMMINILE
Ed ecco il link con i riferimenti dell'intervista che andrà in onda martedi sera
intervista a Silvia Sly Borghi
Bye.
Sly
Ecco l'ultima mia "fatica" letteraria!
la BOXE raccontata al FEMMINILE
Ed ecco il link con i riferimenti dell'intervista che andrà in onda martedi sera
intervista a Silvia Sly Borghi
Bye.
Sly
sabato 19 novembre 2011
Fornarino
Ciao!
Oggi sono stata alla libreria Lovat di Villorba per assistere alla presentazione di un libro: Fornarino di Diego Vian. L'autore è un collega della mia migliore amica. Ma essendo scrittore... si può dire che è anche collega mio! :-)
Si narra di Vanni, un bambino artista a modo suo! Ed è ambientata in un paesino della marca trevigiana, anni '40 e '50.
Il nocciolo della questione è che Vanni è un artista e, si sa, l'arte di per se non sfama. Perciò genitori e maestri tendono a rimetterti in riga facendoti studiare cose tipo ragioneria e mandandoti a lavorare in banca...
Così, conoscendo la fama del nostro operoso nord est, ho chiesto all'autore se secondo lui la stessa storia ambientata in un nostro paesino del sud o in America avrebbe avuto lo stesso senso... Sommossa popolare! Cioè, qualcuno del pubblico pensava che io avessi dato dell'ignorante a tutti, altri che nel nordest non si combina un piffero come attività culturali, e via dicendo.
Il presentatore del libro (che più che presentarlo, ha fatto un riassunto fino all'ultima pagina...) è andato avanti tre minuti a spiegare e spiegarmi che il nord est è attivo e ci sono un sacco di attività culturali.
Sì, tesoro, perché per fortuna ci sono tanti poveri cristi che si sacrificano per portare avanti questi progetti. Senza sponsor, senza appoggio dei comuni che appoggiano solo le iniziative che fanno loro comodo. Tanti poveri idealisti, sognatori, illusi che lavorano per cento e ci rimettono spesso pure di tasca propria e poi vengono seguiti da una manciata di persone...
Spesso valutiamo le cose per la quantità, dimenticandoci che l'importante è la sostanza.
Il libro non l'ho letto, ma credo sia interessante e piacevole (l'autore lo è). E c'è stato anche chi mi è venuto a dire che avevo ragione... tié! ;-)
Bye,
Sly
domenica 13 novembre 2011
E Berlusca lasciò, alle porte del buio...
Ciao!
Ebbene, il premier Silvio Berlusconi ha abdicato! Per la gioia di miliardi di italiani, ma che dico miliardi... billllllllioni di italiani, e stranieri pure, il Berlusca ha mollato la poltrona. E quindi?
Cioè, di tutta 'sta gente quanti sanno esporre tecnicamente e con prove inconfutabili cosa ha fatto di buono e cosa di meno buono quest'uomo? Si può dire, certo, che dopo 17 anni di governo di "destra" siamo presi maluccio... "peccato" che molti dei nostri guai abbiano origine da governi di sinistra di 30, 40, 50 anni fa! "Peccato" che a quanto pare il periodo nero stia colpendo, spesso con forza peggiore che in Italia, metà paesi europei... "Peccato" che, soprattutto, la sinistra e quel simpaticone di Fini abbiano pensato solo a detronizzare Silvio, ma non a formulare una propria linea politica a supporto del vuoto...
Staremo a vedere... D'altronde non è quello che fa la maggior parte degli italiani? Giudicare dalla poltrona e stare a vedere...
Bye,
Sly
p.s. sempre forza MILAN! :-)
venerdì 4 novembre 2011
la solita italietta, i soliti italiani...
Ciao!
Seguendo il mio idolo di quando ero adolescente, Michele Serena, posso ricordare che nel 1992 approdò alla Sampdoria, squadra genovese che giocava allo stadio Marassi. E ricordo ancora le immagini di una pioggia torrenziale con tanto di stadio allagato.
Ora è possibile che dopo 20 anni Genova sia finita ancora sotto acqua e soprattutto nel quartiere Marassi, con tanto di 7 o 8 vittime? Pur sapendo già da allora che il problema è l'eccessiva urbanizzazione?
Ed è possibile che, pur sapendo che oggi ci sarebbe stato un forte rischio alluvione in Liguria, la sindaca di Genova non abbia fatto chiudere per lo meno le scuole e gli asili? Complimenti, direi.
Visto che era giornata, oggi Berlusca ha detto che in Italia non c'è crisi perché i ristoranti sono sempre pieni e anche gli alberghi... Sugli alberghi non sarei proprio d'accordo, ma sui ristoranti devo dargli ragione: indubbiamente l'italiano ha un po' il vizio di spendere e spandere su cose superflue ma che lo fanno sentire un gran figo. Però c'è anche da dire che ultimamente stiamo rompendo tutti i maialini dei risparmi per poterci permettere i soliti "vizi". E nel frattempo piangiamo il morto, come noi sappiamo ben fare!
Il problema dell'Italia sono gli italiani... in qualsiasi ruolo, mansione, missione, operazione, ecc.ecc.
Bye,
Sly
martedì 1 novembre 2011
ultime volontà
Ciao!
Nei giorni che seguono la morte di qualcuno si sprecano i discorsi su vari argomenti attinenti. Tra le tante tematiche, c'è quella sull'atteggiamento che i superstiti dovrebbero tenere per non dispiacere al morto...
Ora, dal momento che nessuno sa cosa succede quando si è morti, nel dubbio mi sembra giusto che si possa lasciare una specie di testamento contenente le ultime volontà: non sui beni materiali, bensì sui sentimenti.
Cominciamo col dire che se dopo la morte non c'è nulla, trovo che ognuno possa reagirne in piena autonomia: se ti viene da piangere piangi, se vuoi star sereno stai sereno. Se dopo la morte c'è la reincarnazione, dal momento che il reincarnato non ricorda nulla della vita precedente, vale la stessa considerazione di prima.
Ma l'ipotesi più importante è quella che uno muore, ma spiritualmente resta cosciente, anima in pena in qualche dimensione intermedia o angioletto che dal cielo ride beato e guarda giù... Ecco, in questo caso io vorrei dire solo una cosa: a me se piangete non dispiacerebbe. Almeno un pochino.
Cioè, tutti quei pensieri scritti dai vivi pensando di essere morti, dove si legge "per piacere non piangere, preferisco vederti ridere" o altri che consigliano "lui/lei avrebbe voluto che tu non piangessi, ma che stessi bene"... se non moriva stavo bene... Quindi le mie ultime volontà spirituali sono: libero arbitrio, nessuna costrizione, piangi pure e anzi se piangi sinceramente sarei pure un po' commossa anch'io perché vuol dire che ti manco e quindi a me ci tenevi.
Se no, come mi disse una volta una cliente quando ad un suo problema io le offrii un sorriso sereno e professionale:"che cazzo ride signorina?"
Bye,
Sly
Nei giorni che seguono la morte di qualcuno si sprecano i discorsi su vari argomenti attinenti. Tra le tante tematiche, c'è quella sull'atteggiamento che i superstiti dovrebbero tenere per non dispiacere al morto...
Ora, dal momento che nessuno sa cosa succede quando si è morti, nel dubbio mi sembra giusto che si possa lasciare una specie di testamento contenente le ultime volontà: non sui beni materiali, bensì sui sentimenti.
Cominciamo col dire che se dopo la morte non c'è nulla, trovo che ognuno possa reagirne in piena autonomia: se ti viene da piangere piangi, se vuoi star sereno stai sereno. Se dopo la morte c'è la reincarnazione, dal momento che il reincarnato non ricorda nulla della vita precedente, vale la stessa considerazione di prima.
Ma l'ipotesi più importante è quella che uno muore, ma spiritualmente resta cosciente, anima in pena in qualche dimensione intermedia o angioletto che dal cielo ride beato e guarda giù... Ecco, in questo caso io vorrei dire solo una cosa: a me se piangete non dispiacerebbe. Almeno un pochino.
Cioè, tutti quei pensieri scritti dai vivi pensando di essere morti, dove si legge "per piacere non piangere, preferisco vederti ridere" o altri che consigliano "lui/lei avrebbe voluto che tu non piangessi, ma che stessi bene"... se non moriva stavo bene... Quindi le mie ultime volontà spirituali sono: libero arbitrio, nessuna costrizione, piangi pure e anzi se piangi sinceramente sarei pure un po' commossa anch'io perché vuol dire che ti manco e quindi a me ci tenevi.
Se no, come mi disse una volta una cliente quando ad un suo problema io le offrii un sorriso sereno e professionale:"che cazzo ride signorina?"
Bye,
Sly
mercoledì 26 ottobre 2011
Super genitori
Ciao!
Ieri sera la trasmissione di Matrix su Italia 1 è stata dedicata a super Sic e alla sua prematura scomparsa. Mi aspettavo una classica cosa strappalacrime per fare audience con tanto di violazione del dolore. Invece no.
E' stato un aproccio molto rispettoso e vestito di decenza. Inoltre, i poveri genitori avevano più paura di restare da soli che di dover affrontare i giornalisti.
Vorrei elogiare questi genitori, perle rare per figli fortunati! Riporto uno "scambio" di battute avvenuto nelle interviste e negli interventi degli ospiti in studio.
Mamma di Marco: rifaremmo tutto pur sapendo come andrebbe a finire. La vita se non facciamo quello che ci piace diventa un rimpianto e Marco non avrà neanche un rimpianto.
Papà: forse se invece di tenere fino all'ultimo la moto la mollava.. ma gli ho insegnato ad essere un guerriero e chissà se ho fatto bene o male.. non so...
"Uno guerriero ci nasce, voi avete avuto il coraggio di assecondare la sua indole. Un genitore così non ha nulla di cui doversi incolpare, anzi!" (Agostini, pilota moto- De Adamich, pilota formula uno- Meda, telecronista moto gp- Morelli, psicologo)
E non pensiamo che sia difficile! Non è necessario essere genitori di un motociclista o di qualche altra spericolata passione per essere genitori generosi e bravi.
E ora salutiamo i morti, ma pensiamo ai vivi. E ricordatevi che noi stessi siamo i primi vivi a cui pensare.
Bye,
Sly
domenica 23 ottobre 2011
Ciao Sic
Ciao!
Poco più di un anno fa pubblicavo un post a seguito della morte in pista del giovane pilota Tomizawa
http://oceanomare1973.blogspot.com/2010/09/ciao-la-cosa-peggiore-per-un-genitore-e.html
Oggi mi ritrovo purtroppo a dover affrontare un analogo incidente che ha portato alla morte di Marco Simoncelli. GP di Sepang.
Pur confermando razionalmente ciò che scrivevo nel post dello scorso anno, questa volta il dolore ha fatto da protagonista. Non c'entra che era italiano, non c'entra che era giovane. Semplicemente per me era il Sic.
A me piaceva per com'era, anche per come agli altri - piloti e non - stava sulle scatole per il suo atteggiamento in pista. Lui aveva una guida arrogante, irriverente e apparentemente disordinata, che però a me piaceva tanto. Per quello che nascondeva, per la sana voglia e la giovane grinta da cui era generata.
Ci sono morti che più di altre ti fanno vedere come la vita ti sfugge dalle mani. Ci sono modi di morire che non rendono onore al modo in cui si è vissuto. Si può abbinare questa frase agli eroi, ma anche a chi - pazzo per natura o semplicemente tarato un gradino più in là - decide di vivere la vita sentendosi invincibile. E per un po' lo è stato.
Lo so che è difficile da capire, non si può sempre capire. E' una cosa che ti parte dentro e a fermarla è come morire ogni giorno da vivi.
Ciao Sic. Mancherai.
Bye,
Sly
sabato 22 ottobre 2011
il valore
Ciao!
E' interessante osservare come l'idea di gruppo organizzato, che deve portare avanti un'ideologia (da quella sportiva a quella politica a qualsiasi altra di qulasiasi livello), sia oggi completamente estraneo alle logiche del gruppo stesso.
Si sente il bisogno di far parte di un gruppo perché si pensa di non farcela da soli, ma poi non si possiede il minimo di elasticità per adattarsi alle scelte che, giocoforza, non possono calzare per tutti a pennello.
Si critica tutto e tutti, ma non ci si mette mai in prima linea per dare un senso pratico alle nostre illazioni.
Siamo orsi che non sanno stare da soli, siamo deboli che non accettano una guida, siamo invidiosi che non sanno rischiare.
Le rivoluzioni si fanno con un capo carismatico, certo, ma che egli stesso per primo va incontro alla morte per poi pretenderla dai propri uomini.
Blateriamo che lo stato qua e lo stato là, con il telecomando in una mano e la birra nell'altra.
Non approvo, ma accetto l'opinione di chi sostiene che il Che fosse un povero illuso "e infatti guarda com'è finito", ma pretendo allora che chi la pensa così la smetta di fare polemica sterile. O combatti o taci. Senza pensare che combattere sia solo violenza e morte: però senza pretendere che combattere non comporti sofferenza.
Bye,
Sly
lunedì 17 ottobre 2011
ape cross
Ciao!
Se 15 anni fa mi avessero mostrato un filmato dicendo "Questa sarai tu a 40 anni, avrai fatto questo, questo e questo" non ci avrei creduto! Perciò ora non pongo limiti al mio futuro, non mi meraviglio più di nulla e mi aspetto sempre di tutto.
Ma quando nel giro di 40 giorni la mia auto si rompe due volte e la vedo tristemente trasportata da un carro attrezzi, mi dico che la sfiga dovrebbe avere un limite, la meraviglia è diventata giramento di zebedei e mi aspetterei una benedizione divina!
Voglio l'ape cross che si alimenta a coca cola... feroce... :-)
Bye,
Sly
lunedì 10 ottobre 2011
...è un po' come sputare via il veleno...urlando contro il cielo!
Ciao!
Ho preso a prestito una frase della canzone del Liga per questo post... che non sarà né allegro né spensierato, ancor meno leggero. Più che altro serve a me.
Quando scrivo il veleno e i suoi effetti sono già diventati passato. Quando scrivo è come sputare il veleno appena tolto dalla ferita e sto già meglio. Una reazione propositiva, un tentativo di costruire (seppur con le parole), una rabbia che trova sfogo verso l'esterno e nell'aria si disperde: tutto ciò è buono.
Ma prima. Prima ci sono il male e il dolore, spesso così muti e sordi.
Spesso così soli.
Quanto si può stare male? Qual è il limite tra la disperazione e la pazzia? Tra la rabbia e la confusione? Tra lo smarrimento e la rassegnazione? Tra la debolezza e la sconfitta?
Quante lacrime fermate nella gola. Quante tossine di impotenza, di impazienza e di incomprensione in giro per il corpo.
In foto il tramonto di questa sera. Odio l'inverno.
Bye,
Sly
Ho preso a prestito una frase della canzone del Liga per questo post... che non sarà né allegro né spensierato, ancor meno leggero. Più che altro serve a me.
Quando scrivo il veleno e i suoi effetti sono già diventati passato. Quando scrivo è come sputare il veleno appena tolto dalla ferita e sto già meglio. Una reazione propositiva, un tentativo di costruire (seppur con le parole), una rabbia che trova sfogo verso l'esterno e nell'aria si disperde: tutto ciò è buono.
Ma prima. Prima ci sono il male e il dolore, spesso così muti e sordi.
Spesso così soli.
Quanto si può stare male? Qual è il limite tra la disperazione e la pazzia? Tra la rabbia e la confusione? Tra lo smarrimento e la rassegnazione? Tra la debolezza e la sconfitta?
Quante lacrime fermate nella gola. Quante tossine di impotenza, di impazienza e di incomprensione in giro per il corpo.
In foto il tramonto di questa sera. Odio l'inverno.
Bye,
Sly
venerdì 7 ottobre 2011
Fame e follia
Ciao!
Ieri è morto Steve Jobs, il padre della Apple. Aveva 56 anni ed era malato da tempo. Una sua frase famosa è: "SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI!"
Proprio in questi giorni, per motivi personali, mi chiedevo di quanta fame io necessiti per poter essere folle. Perché la mia fame è immensa, il disagio ancor di più, eppure la follia che desidererei manca. Quel passo che mi porterebbe ad una probabile fame di cibo, ma anche ad una probabile sazietà culturale e spirituale, non mi viene così facile.
Facile è esortare gli altri, provare con la rete di salvataggio, fingere chissà che impresa sapendo che il rischio era tutto cacolato o limitato a piccoli dolori in caso di insuccesso. Facile è lasciar passare la vita sperando che ti porti lei qualcosa, senza andarsela faticosamente a prendere.
Ho fame. Sarò folle. Spero.
Bye,
Sly
Ieri è morto Steve Jobs, il padre della Apple. Aveva 56 anni ed era malato da tempo. Una sua frase famosa è: "SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI!"
Proprio in questi giorni, per motivi personali, mi chiedevo di quanta fame io necessiti per poter essere folle. Perché la mia fame è immensa, il disagio ancor di più, eppure la follia che desidererei manca. Quel passo che mi porterebbe ad una probabile fame di cibo, ma anche ad una probabile sazietà culturale e spirituale, non mi viene così facile.
Facile è esortare gli altri, provare con la rete di salvataggio, fingere chissà che impresa sapendo che il rischio era tutto cacolato o limitato a piccoli dolori in caso di insuccesso. Facile è lasciar passare la vita sperando che ti porti lei qualcosa, senza andarsela faticosamente a prendere.
Ho fame. Sarò folle. Spero.
Bye,
Sly
venerdì 30 settembre 2011
amore
Ciao!
Ti verrò a cercare ogni volta che la vita mi franerà sotto i piedi, ma anche quando la gioia sarà come un'esplosione difficile da trattenere.
Nella mia solitudine.
Farai male, in un modo o nell'altro, farai male.
Il male dolce e crudele della nostalgia.
Bye,
Sly
Ti verrò a cercare ogni volta che la vita mi franerà sotto i piedi, ma anche quando la gioia sarà come un'esplosione difficile da trattenere.
Nella mia solitudine.
Farai male, in un modo o nell'altro, farai male.
Il male dolce e crudele della nostalgia.
Bye,
Sly
giovedì 22 settembre 2011
le formiche
Ciao!
Le formiche.
Hanno una forza straordinaria: riescono ad alzare il triplo del loro peso (trasportano senza apparente difficoltà, se non di equilibrio, briciole di pane più grandi di loro). Eppure un colpo di vento le spazza via come niente.
Corrono a velocità sostenuta senza guardare dove vanno, solamente seguendo il flusso delle "colleghe". Percorrono chilometri e chilometri, ma restano sempre nei dintorni del formicaio.
Lavorano come disperate tutta l'estate per poter passare l'inverno e lavorare ancora l'estate successiva...
Non si riesce a schiacciarle facilmente. Sembrano di gomma. E comunque ce ne sono così tante che una in più o una in meno non se ne accorge nessuno, nemmeno loro.
A guardarle così intente e indaffarate vien da ridere! Eppure se pensate a quanto noi assomigliamo alle formiche... forse c'è da rattristarsi un po'. Ma qualcuno lassù non ci aveva dotato di intelligenza per differenziarci dagli animali?
Bye,
Sly
"(...)circolare è ogni cammino e troppo fitta è la nebbia della nostra paura."
"(...)intuì che ogni movimento tende all'immobilità, e che bello è solo l'andare che conduce a se stesso."
Frasi tratte da "Questa storia" di Alessandro Baricco
Le formiche.
Hanno una forza straordinaria: riescono ad alzare il triplo del loro peso (trasportano senza apparente difficoltà, se non di equilibrio, briciole di pane più grandi di loro). Eppure un colpo di vento le spazza via come niente.
Corrono a velocità sostenuta senza guardare dove vanno, solamente seguendo il flusso delle "colleghe". Percorrono chilometri e chilometri, ma restano sempre nei dintorni del formicaio.
Lavorano come disperate tutta l'estate per poter passare l'inverno e lavorare ancora l'estate successiva...
Non si riesce a schiacciarle facilmente. Sembrano di gomma. E comunque ce ne sono così tante che una in più o una in meno non se ne accorge nessuno, nemmeno loro.
A guardarle così intente e indaffarate vien da ridere! Eppure se pensate a quanto noi assomigliamo alle formiche... forse c'è da rattristarsi un po'. Ma qualcuno lassù non ci aveva dotato di intelligenza per differenziarci dagli animali?
Bye,
Sly
"(...)circolare è ogni cammino e troppo fitta è la nebbia della nostra paura."
"(...)intuì che ogni movimento tende all'immobilità, e che bello è solo l'andare che conduce a se stesso."
Frasi tratte da "Questa storia" di Alessandro Baricco
domenica 18 settembre 2011
PORDENONELEGGE
Ciao!
Non è facile scrivere quando sei ancora infognato nei sentimenti che vorresti descrivere. Ti girano in testa mille immagini, vorresti raccontarle tutte insieme per paura di dimenticarne qualcuna e quindi tutto si ammassa e alla fine non ne esce nulla! Ma come faccio io a non raccontare un weekend mitico???
Razionalità e professionalità... stile giornalistico...
Si è svolta a Pordenone la fiera del libro, ovvero Pordenonelegge, nella quale si susseguono incontri con l'autore in diverse sedi quali teatri, sale consiliari, tensostrutture ad hoc sparse in giro per le piazze cittadine. Grande esempio di coralità culturale: ogni generazione, dalla più alla meno assetata, ha preso possesso della piccola cittadina friulana innondando l'aria di frizzante ricerca di novità e conferme. In cambio gli scrittori, anch'essi di diversa nazionalità, età, esperienza, hanno cercato di soddisfare questa sete con professionale umanità.
Alla fine di ogni intervento, lo scrittore o scrittrice in questione si è fermato per firmare gli autografi. A tutti! Pure Margherita Hack, stamane, si è portata veloce con le sue stampelle e i suoi 89 anni al tavolino e sempre con il suo inestimabile sorriso ha firmato valanghe di autografi!
Personalmente, ho raggiunto la pace dei sentimenti sabato nel tardo pomeriggio... quando il "mio" ALESSANDRO BARICCO ha fatto il suo intervento! Si è confermato come scrittore e come uomo: GRANDE SCRITTORE E GRANDE UOMO! Io lo adoro, adoro ciò che scrive e in egual misura come lo scrive. Adoro ciò che combina e il suo modo di stare al mondo, discreto eppur cosciente del proprio valore! Adoro che City ci accomuni e che quando me l'ha autografato lo ha sfogliato un attimo quasi come fosse una creatura ritrovata!
Io non ho la tv, perciò in tutti questi anni non l'ho mai seguito (se non in sporadiche scene). L'ho "solo" letto. C'è chi non vuol capire come certe persone ti entrino dentro in maniera così profonda, nell'animo direttamente... anche se quasi non conosci la loro voce o il colore dei capelli. Sabato ero talmente emozionata, che gli ho stretto la mano tremando come una quindicenne davanti ad una insulsa pop star! Eppure ho gioito delle mie emozioni, gli ho stretto la mano e senza vergogna, con la voce rotta dall'agitazione dell'incontro e gli occhi "luccicosi", gli ho riassunto in un "complimenti" la mia immensa ammirazione.
Che avrà fatto mai, dirà qualcuno (il mio babbo per esempio). Le cose semplici. Le cose che sa fare. Non è la quantità o la notorietà o la bravura in senso tecnico. E' l'incontro fortuito e incosciente di una ricerca e di un dono.
Bye,
Sly
p.s. ero talmente fusa che ho scambiato il simbolo grafico della fiera, una zebra gialla, per una giraffa! :-)
martedì 13 settembre 2011
colori settembrini
Ciao!
Adoro i tramonti di settembre! I colori sembrano scoppiare di salute nell'aria fresca! Peccato solo che siano il canto del cigno della bella stagione, l'agonia estiva prima dell'antipatico inverno...
E sapete che vi dico? La foto non la metto così vi vien voglia di uscire a guardare dal vivo! :-)
Bye,
Sly
Adoro i tramonti di settembre! I colori sembrano scoppiare di salute nell'aria fresca! Peccato solo che siano il canto del cigno della bella stagione, l'agonia estiva prima dell'antipatico inverno...
E sapete che vi dico? La foto non la metto così vi vien voglia di uscire a guardare dal vivo! :-)
Bye,
Sly
martedì 6 settembre 2011
Spaz, il mio cane
Ciao!
Eccomi ritornata dalle ferie! Che dire... due settimane di: niente radio, niente internet, niente giornali. Solo mare, bicicletta, pensieri, lettura, settimana enigmistica e sms per avere comunque "vicino" la mia grandissima amica!
Purtroppo rientrando ho svaporato l'acqua del motore e mi sono fatta un giretto sul caro attrezzi...
Proprio per questo dedico questo post al mio Spaz che vedete in foto! Ma chi ha un cane sa che ogni cane e il suo "padrone" hanno questo rapporto!
Infatti, la bestiola si trovava sul bagagliaio della kangoo un po' occupato dalla bicicletta e altri piccoli bagagli, quando la kangoo benedetta ha deciso di fare put-put e lasciarmi a piedi! Così, dopo i controlli di rito, dopo che la polizia mi ha gentilmente informato che non potevo campeggiare sulla corsia di emergenza (...ma dai?) ma per lo meno mi ha chiamato il carro attrezzi, mi sono messa anch'io seduta con Spaz in bagagliaio ad aspettare guardando la coda e la coda guardava me!
E il mio bestio non capiva, era lì che si faceva accarezzare e mi guardava fiducioso! Quando siamo andati in giro in giostra sul carro attrezzi, non ha emesso un guaito di protesta, mi ha aspettata paziente mentre in officina mi facevo spiegare il da farsi e poi si è messo a giocare con Zeus, "cucciolotto" di 10 chili dell'officina!
Infine, quando siamo saliti sul sedile dietro del taxi che ci riportava in tana (grazie a dio ero appena partita!) mi si è seduto contro e mi guardava tutto gongolante e io so che pensava "Che bello che questa volta io e la mia "padrona" siamo seduti vicinio vicini!!!" :-)
A loro non interessa nulla, sopportano tutto, sono sempre felici e perdonano ogni cosa purché noi si stia con loro! A loro importiamo solo noi! E dopo le bestie chi sono?
Bye,
Sly
domenica 21 agosto 2011
"chiuso" per ferie
Ciao!
Ebbene, come ogni anno gli altri tornano e io parto! Son bastian contrario, so nata roversa, sono anti regola!
Andrò in tana e sarò senza collegamento internet, eccezione fatta per la biblio che è dotata di wireless... ma ho fatto promessa di usarlo solo in caso di necessità. Voglio staccare per bene da ogni mondo tecnologico e lavorativo e dedicarmi solo al mondo dei sogni e delle emozioni! Di fronte al mio mare blu!
Perciò, salvo ispirazioni artistiche ecceziunali veramente... saremo chiusi per ferie! Magari torno con un nuovo libro... ;-)
Bye,
Sly
p.s. in foto i libri che ho deciso di portarmi via... :-)
giovedì 11 agosto 2011
Il coraggio delle emozioni
Ciao!
Alzeremo gli occhi al cielo, quando la luna sarà così grande da togliere luce alle stelle. Guarderemo il bianco gioiello coronato di luminoso buio, scettici e speranzosi nello stesso momento. Non costa nulla esprimere un desiderio, ma si paga ogni secondo che passa dal nascere dell'idea al suo compiersi. Si paga dal nascere della speranza al suo naufragare. Si paga il vuoto da una speranza all'altra.
Alzeremo il viso al sole, quando il caldo e una leggera brezza ci sfioreranno la pelle. Chiuderemo gli occhi e ci sembrerà di ricordare una carezza di donna, dolce e protettiva sul nostro sonno di bambini. Non costa nulla la memoria, ma si paga il ricordo. Si paga il rimpianto e il rammarico. Si paga il tempo che inesorabile passa senza tornare.
Alzeremo barriere contro le emozioni, quando ci sembrerà di soffrire troppo. Cuore serrato al bello e al brutto, al dolce e all'amaro, al forte e al debole, ai colori e al grigio, nello stesso istante. Per vivere senza pagare e morire senza rinascere.
Bye,
Sly
Alzeremo gli occhi al cielo, quando la luna sarà così grande da togliere luce alle stelle. Guarderemo il bianco gioiello coronato di luminoso buio, scettici e speranzosi nello stesso momento. Non costa nulla esprimere un desiderio, ma si paga ogni secondo che passa dal nascere dell'idea al suo compiersi. Si paga dal nascere della speranza al suo naufragare. Si paga il vuoto da una speranza all'altra.
Alzeremo il viso al sole, quando il caldo e una leggera brezza ci sfioreranno la pelle. Chiuderemo gli occhi e ci sembrerà di ricordare una carezza di donna, dolce e protettiva sul nostro sonno di bambini. Non costa nulla la memoria, ma si paga il ricordo. Si paga il rimpianto e il rammarico. Si paga il tempo che inesorabile passa senza tornare.
Alzeremo barriere contro le emozioni, quando ci sembrerà di soffrire troppo. Cuore serrato al bello e al brutto, al dolce e all'amaro, al forte e al debole, ai colori e al grigio, nello stesso istante. Per vivere senza pagare e morire senza rinascere.
Bye,
Sly
mercoledì 10 agosto 2011
la notte delle stelle cadenti e delle lacrime di San Lorenzo
Ciao!
La notte di San Lorenzo è famosa perché si possono osservare le stelle cadenti ed esprimere un desiderio... Ho letto che tutto nasce dal martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti simboleggiano le lacrime del santo.
Anche il più scettico stanotte, mentre aprirà il portone d'ingresso o mentre aspetterà l'apertura del basculante del garage, butterà il naso in su e gli occhi al cielo... ché tanto non costa nulla!
Quello che sembra pesare, invece, sono i nostri desideri, vissuti sempre come tristezza se non si avverano e mai come gioia di avere un obiettivo.
Il mio desiderio per questa notte è che la maggior parte di noi sfiori il cielo assieme alla sua stella con l'unica speranza che tutto andrà bene, che sopra le nostre teste ci siano serenità azzurre e non grigie nuvole pensierose. Che il cielo sia leggero e allegro!
Bye,
Sly
venerdì 29 luglio 2011
la Fede!
Ciao!
In questa estate con anno dispari, dove non ci sono né mondiali né europei di calcio, in questa estate dove Valentino e la Ducati si stanno conoscendo senza regalarci neanche il profumo di podio, in questa estate dove il calcio e il basket si sono trasferiti dai campi di gioco alle aule di tribunale per processi e ricorsi vari...
Grazie al cielo c'è la NOSTRA Federica Pellegrini! E sottolineo NOSTRA! Perchè rappresenta l'Italia ai mondiali di nuoto, ma soprattutto il nuoto VENEZIANO, che da tanti anni è sempre impegnato in prima linea con i giovani! Questa è la giusta ricompensa per un'atleta immensa, per chi vive questo sport a livello amatoriale, per chi a livello dirigenziale, per chi lo insegna, per chi lo sogna...
Bye,
Sly
p.s. bellissimo sentir parlare veneziano per tv invece del solito romanaccio o napoletano!
sabato 23 luglio 2011
morti "vecchie e nuove"
Ciao!
Il 22 luglio di dieci anni fa moriva il grande giornalista Indro Montanelli alla veneranda età di 92 anni! Oggi è stata trovata morta nel suo appartamento la 27enne cantante Ami Winehouse.
Leggo che Montanelli soffriva di depressione, con attacchi sin dall'età di 11 anni proseguiti poi per tutta la vita. Probabilmente era così pure per la Winehouse, dal momento che era spesso ubriaca...
Certo che anche nel vivere certi malesseri ci vuole classe ed eleganza, e due coglioni così. Che Montanelli aveva.
Bye,
Sly
Il 22 luglio di dieci anni fa moriva il grande giornalista Indro Montanelli alla veneranda età di 92 anni! Oggi è stata trovata morta nel suo appartamento la 27enne cantante Ami Winehouse.
Leggo che Montanelli soffriva di depressione, con attacchi sin dall'età di 11 anni proseguiti poi per tutta la vita. Probabilmente era così pure per la Winehouse, dal momento che era spesso ubriaca...
Certo che anche nel vivere certi malesseri ci vuole classe ed eleganza, e due coglioni così. Che Montanelli aveva.
Bye,
Sly
sabato 16 luglio 2011
Celebrazioni del cuore
Ciao!
Tratto dal mio ultimo libro... Dedicato a G.
Bye,
Sly
Tratto dal mio ultimo libro... Dedicato a G.
Era luglio del 2001: stagione di sole e vacanze, di novità e cose belle. La mia boccata d'aria dopo una lunga apnea. I miei ventotto anni, che per certi versi già pesavano come quaranta. L'ho conosciuto che non me l'aspettavo, l'ho vissuto che non ci credevo, l'ho perso e non capisco ancora come ho potuto. Era come una tela bianca da colorare, tela della migliore qualità: ho avuto paura di rovinarla, non ho creduto di essere all’altezza. Pensavo di non saper disegnare abbastanza bene, non mi sentivo ancora capace d'amare. Quando ho creduto in me, ormai era troppo tardi. Grazia e strazio del mio cuore, ricordo e rammarico, desolazione e rabbia del mio spirito. Confronto dapprima e quindi scontro nelle nostre parole, spesso solo scritte, purtroppo, dopo quel settembre 2001.
Non se ne va più: quando piove, quando ritorna il freddo, quando qualcuno decide di non volermi bene o non abbastanza... io sento che non se n’è andato. Gli eventi importanti accaduti nel mondo nei giorni in cui lui mi portava fuori a vedere il tramonto o a parlare fissandomi negli occhi facendo raffreddare il cibo guardandomi... ogni anno li rievocano ed io sento una fitta al cuore. Perché abbiamo avuto paura di noi?
L'estate 2001 è stata quella del G8 di Genova dove morì Giuliani, quella dell' 11 settembre con l'attacco terroristico alle Torri Gemelle. Giudicatemi insensibile ed egoista: per me è stata l'estate di Nicola.
Oggi, 10 anni fa, conoscevo G. Potrà sembrare paranoico, potrà sembrare inutile. Non importa quel che sembra. Io so cos'è. Se non avessi vissuto più per causa sua sarebbe grave, ma non è stato così. Ho vissuto più di prima e con maggior consapevolezza. Mi è mancato in ogni cosa che ho fatto. E se non era lui, ma l'idea di lui... poco conta. Missing u...Bye,
Sly
giovedì 14 luglio 2011
14 luglio: presa de che?
Ciao!
Abbiate innanzitutto pietà x la qualità della foto... risale al 1994 ed è stata rifotografata con il cellulare... Però trattasi di reperto storico!
Il 14 luglio di tanti anni fa, pare che qualcuno abbia preso una bastiglia... cosa che in lingua italiana viene spesso confusa con l'atto di ingoiare una medicina...
Ma a noi che ce frega! L'unica cosa bella è la parola "rivoluzione", ma per il resto il 14 luglio vede altri avvenimenti ben più importanti!
Nel 1992 infatti, le due individue in foto maturavano, cioè davano l'esame orale della maturita per diventare ragioniere! Ora viene spontaneo chiedersi una cosa: perché ricorrere tale data dopo 19 anni? Usualmente si fa conto tondo...5, 10, 20... Intanto perché usualmente non faccio mai nulla. Inoltre quest'anno io e Manu ci siamo ritrovate! Ed entrambe stamattina abbiamo pensato la stessa cosa... cioè che quella mattina ci siamo assistite a vicenda nel gravoso impegno! Una delle prime grandi fregature della vita... Fregature in quanto ti accorgi dopo che non ne valeva affatto la pena di dannarsi l'anima...
Per la cronaca: il 14 luglio dell'anno seguente io mi patentavo! :-)
Ora vado a rileggermi il diario personale di allora e a commentarlo con Manu... chissà quante cose non si ricorderà più...
Bye,
Sly
mercoledì 6 luglio 2011
i libri chiamano, i libri sanno e te lo spiegano...
Ciao!
Riporto un pezzo del libro "Emmaus" di Baricco. Così com'è, senza alcun commento. I libri di Baricco devi leggerli quando ti chiamano e quando ti chiamano vuol dire che hai bisogno di una coccola, ma anche di uno strazio. Una di quelle lavate di spirito che sembrano fare un male cane, ma poi riparti bello pulito ed è meglio di prima...
Nei Vangeli c'è un episodio che amiamo molto, come il nome che porta, Emmaus. Qualche giorno dopo la morte di Cristo, due uomini camminano per la strada che conduce alla cittadina di Emmaus, discutendo di ciò che è successo sul Calvario, e di alcune voci, strane, di sepolcri aperti e tombe vuote. Si avvicina un terzo uomo e domanda loro di cosa stanno parlando. Allora i due gli dicono: Come, non sai nulla delle cose accadute a Gerusalemme?
Quali cose? lui chiede, e si fa raccontare. I due gli raccontano. La morte del Cristo e ogni cosa. Lui ascolta.
Più tardi fa per andarsene, ma i due gli dicono: E' tardi, resta con noi, è già sera. Possiamo mangiare insieme e continuare a parlare. E lui resta con loro.
Durante la cena, l'uomo spezza il pane, con tranquillità, con naturalezza. Allora i due capiscono, e riconoscono in lui il Messia. Lui sparisce.
Rimasti soli, i due si dicono: Come abbiamo potuto non capire? Per tutto il tempo che è stato con noi, il Messia era con noi, e noi non ce ne siamo accorti.
Ci piace la linearità - quanto è semplice la storia. E come tutto è reale, senza fronzoli. Non fanno che gesti elementari, necessari, tanto che alla fine il disparire del Cristo sembra un fare scontato, quasi una consuetudine. Ci piace la linearità, ma non basterebbe a farci amare così tanto quella storia, che invece amiamo così tanto, ma per un'altra ragione ancora, questa: in tutta la storia, ognuno non sa. All'inizio Gesù stesso sembra non sapere di sé, e della sua morte. Poi loro non sanno di lui, e della sua resurrezione. Alla fine si chiedono: come abbiamo potuto?
Noi conosciamo quella domanda.
Come abbiamo potuto non sapere, per così tanto tempo, nulla di ciò che era, e tuttavia sederci alla tavola di ogni cosa e persona incontrata sul cammino? Cuori piccoli - li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli a Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo - fidandoci di un Dio che non sa più di se stesso. Per questo conosciamo l'avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo - perenne scoperta tardiva.
Bye,
Sly
Riporto un pezzo del libro "Emmaus" di Baricco. Così com'è, senza alcun commento. I libri di Baricco devi leggerli quando ti chiamano e quando ti chiamano vuol dire che hai bisogno di una coccola, ma anche di uno strazio. Una di quelle lavate di spirito che sembrano fare un male cane, ma poi riparti bello pulito ed è meglio di prima...
Nei Vangeli c'è un episodio che amiamo molto, come il nome che porta, Emmaus. Qualche giorno dopo la morte di Cristo, due uomini camminano per la strada che conduce alla cittadina di Emmaus, discutendo di ciò che è successo sul Calvario, e di alcune voci, strane, di sepolcri aperti e tombe vuote. Si avvicina un terzo uomo e domanda loro di cosa stanno parlando. Allora i due gli dicono: Come, non sai nulla delle cose accadute a Gerusalemme?
Quali cose? lui chiede, e si fa raccontare. I due gli raccontano. La morte del Cristo e ogni cosa. Lui ascolta.
Più tardi fa per andarsene, ma i due gli dicono: E' tardi, resta con noi, è già sera. Possiamo mangiare insieme e continuare a parlare. E lui resta con loro.
Durante la cena, l'uomo spezza il pane, con tranquillità, con naturalezza. Allora i due capiscono, e riconoscono in lui il Messia. Lui sparisce.
Rimasti soli, i due si dicono: Come abbiamo potuto non capire? Per tutto il tempo che è stato con noi, il Messia era con noi, e noi non ce ne siamo accorti.
Ci piace la linearità - quanto è semplice la storia. E come tutto è reale, senza fronzoli. Non fanno che gesti elementari, necessari, tanto che alla fine il disparire del Cristo sembra un fare scontato, quasi una consuetudine. Ci piace la linearità, ma non basterebbe a farci amare così tanto quella storia, che invece amiamo così tanto, ma per un'altra ragione ancora, questa: in tutta la storia, ognuno non sa. All'inizio Gesù stesso sembra non sapere di sé, e della sua morte. Poi loro non sanno di lui, e della sua resurrezione. Alla fine si chiedono: come abbiamo potuto?
Noi conosciamo quella domanda.
Come abbiamo potuto non sapere, per così tanto tempo, nulla di ciò che era, e tuttavia sederci alla tavola di ogni cosa e persona incontrata sul cammino? Cuori piccoli - li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli a Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo - fidandoci di un Dio che non sa più di se stesso. Per questo conosciamo l'avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo - perenne scoperta tardiva.
Bye,
Sly
martedì 28 giugno 2011
Qualcosa, qualcuno...
Ciao!
E' un qualcosa che rode, come una tarma la lana nel buio silenzioso degli armadi. E' un qualcosa che consuma, come il vento le dune sabbiose nel deserto. E' un qualcosa che non puoi governare, come le coincidenze del destino assurdo.
E' quando sei davanti ad un foglio bianco e cominci a scrivere cento frasi e dopo tre parole le cancelli e alla fine non hai scritto niente. Eppure in testa avresti l'universo da esprimere.
E' quando sai che potresti spaccare il mondo e nessuno ci crede e l'unica cosa che vorresti è un pelo di coraggio in più. E alla fine perdi il treno.
E' quando senti che avresti potuto amarlo, davvero, con tutta te stessa. Ma lui non l'ha capito. Lui non l'ha voluto. E quell'amore ti è rimasto dentro e fa male come quando alla fine di una corsa il cuore sembra uscire dal petto.
E' quando ti sembra che il tempo ti stia scivolando tra le dita e, come la sabbia, non riesci a trattenerlo. E ad un certo punto apri la mano e ci rinunci.
Bye,
Sly
sabato 25 giugno 2011
La squadra, Glorioso Vessillo, Panthers e ultras! LA REYER!!!
Quando finisce la stagione del basket… comincia l’estate! Purtroppo la Reyer non è riuscita a raggiungere la promozione in A1. Per lo meno non tramite i canali del gioco sano. Ora staremo a vedere se tra fallimenti, bancherotte, appropriazioni indebite, manovre fraudolente, associazioni a delinquere, pentimenti delle altre società si dovesse liberare un posto, quello lo occuperemo noi. Certo che non ci darà la stessa soddisfazione che averlo conquistato sul campo, ma per lo meno non si può dire che non ce lo meritiamo.
Giovedì, quindi, siamo arrivati a Casale Monferrato in 300 tifosi! Abbiamo riempito per bene il settore ospiti e abbiamo cantato ininterrottamente per tutta la partita e oltre! Sul meno 14 a inizio ultimo quarto siamo partiti con un canto infinito e sempre più convinto fino ad arrivare a meno 2! Non è bastato, è mancato quel pizzico di convinzione e di fortuna in più! Mannaggia…Onore a Casale che merita questa promozione.
Onore ai nostri giocatori che hanno veramente dato l’anima!
Onore al sesto uomo, cioè la tifoseria, che ci ha creduto fino in fondo, che si è fatta sentire più del tifo casalingo, che ha continuato a cantare come se avessimo vinto anche dopo la partita mentre i casalesi festeggiavano e venivano premiati!
Onore al nostro allenatore, al presidente Brugnaro e alla società Reyer perché è stato comunque un gran bel campionato! (magari qualche mossa tattica più tempestiva il prossimo anno… robe tipo diritti di prelazione, proteste ufficiali…)
Per quanto mi riguarda, avevo lasciato il basket come tifosa dopo una deludente stagione invernale con lo Jesolo San Donà, dove in 5 persone si girava i palazzetti di mezzo centro/nord italietta a spese proprie e ugole proprie e in cambio ne ho ricevuto solo sdegno e insulti. Ero veramente schifata.
Quest’anno mi sono ripresa un po’ e ho ricominciato a tifare grazie ai ragazzi del Glorioso Vessillo! Non che i rapporti tra tifoseria e società siano sempre stati rosei… tante cose continuano a lasciare l’amaro in bocca. Ma personalmente sono contenta di aver fatto amicizie nuove e aver conosciuto persone belle. Ho trovato un gruppo dove l’età, il lavoro che fai o non fai, il titolo di studio, lo stato civile, lo schieramento politico e religioso non contano! Ho trovato un gruppo che ama la Reyer ma anche e soprattutto divertirsi! Grazie Gloriosi! Vi voglio bene benissimo!!!
Bye,
Sly
mercoledì 22 giugno 2011
LA REYER!
Ciao!
Ebbene, chi mi segue dall'inizio forse ricorda che un tempo un buon 70% dei post era dedicato al basket e al mio muso ispiratore Toto! C'è stata poi una trasformazione e i miei pensieri, opinioni, riflessioni sono diventati infine la struttura di questo blog!
Però quest'anno sono tornata in un palazzetto, più precisamente il Taliercio a Mestre, a seguire la Reyer Venezia! Ovviamente e rigorosamente in curva e sotto i colori orogranata del Glorioso Vessillo!!!
Domani ci sarà la partita finale per decidere chi verrà promosso in A1! Si va tutti a Casale Monferrato a tifare sempre con immenso entusiasmo e convinzione! Perciò, come ai vecchi tempi, intanto vi beccate 'sto post e a giochi fatti ve ne beccate un altro! Speriamo allegro e vincente, sicuramente più bello e... sentimentale!
FORZA REYER!!!
Bye,
Sly
giovedì 16 giugno 2011
(auto)promozione letteraria
Ciao!
Siccome la pubblicità è l'anima del commercio e l'autocelebrazione è l'arma dell'ambizioso... ecco a voi questo bel link
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=609251
ke vi porterà dritti dritti senza sbandature alla mia nuova creazione letteraria!
:-)
Bye,
Sly
p.s. lo so che la copertina fa schifo, ma è un fai da te e quando io faccio da me tecnologicamente parlando sono una mezza pippa...
lunedì 13 giugno 2011
quorum
Ciao!
Ebbene sì, dal 1995 non si raggiungeva il quorum in un referendum, questa volta ci sono riusciti! Evviva i vincitori, ma anche i vinti e chi (come me, l'ho sempre ammesso) non è andato a votare... esercitando il diritto di non usufruire di un diritto! E' un messaggio pure questo...
Quello che mi dispiace è che non si trattava di decidere tra Si e NO, tra pro e contro qualcosa. Si decideva tra SI e QUORUM... su un referendum dove i riferimenti normativi ai quesiti erano già stati abrogati dal governo stesso che invitava a non andare a votare... bah!
Sono contenta di trovare persone con idee di verse dalle mie, ma solo quando sono idee partorite dal ragionamento, dalla convinzione! Non dalla capronaggine. Perciò, evviva il Si se è un vero Si! Perplimo sempre molto in merito però... ;-)
Evviva la nostra italietta!
Bye,
Sly
Ebbene sì, dal 1995 non si raggiungeva il quorum in un referendum, questa volta ci sono riusciti! Evviva i vincitori, ma anche i vinti e chi (come me, l'ho sempre ammesso) non è andato a votare... esercitando il diritto di non usufruire di un diritto! E' un messaggio pure questo...
Quello che mi dispiace è che non si trattava di decidere tra Si e NO, tra pro e contro qualcosa. Si decideva tra SI e QUORUM... su un referendum dove i riferimenti normativi ai quesiti erano già stati abrogati dal governo stesso che invitava a non andare a votare... bah!
Sono contenta di trovare persone con idee di verse dalle mie, ma solo quando sono idee partorite dal ragionamento, dalla convinzione! Non dalla capronaggine. Perciò, evviva il Si se è un vero Si! Perplimo sempre molto in merito però... ;-)
Evviva la nostra italietta!
Bye,
Sly
martedì 7 giugno 2011
ansia da prestazione... onirica!
Ciao!
Si possono avere 15 anni come 40, ma quando l'amore capita a noi non sapiamo mai bene come comportarci! E piglia sempre quell'ansia di dover combinare qualcosa. Così quando ci sono giorni in cui nulla accade, ogni schema è bloccato, ogni sogno congelato, ci sentiamo agitati e inutili!
Avete presente Scrat quando approda sulla riva di un'isola tropicale direttamente dall'era glaciale? Lui se ne sta dentro il suo cubetto di ghiaccio ad osservare la ghianda a un centimetro dal suo naso e non può far nulla! Man mano che il ghiaccio si scongela, Scrat tenta in tutti i modi di accelarare il processo d'uscita per non perdere il suo tesoro!
E fa bene! Noi invece ce ne stiamo lessi ad aspettare, allentando l'attenzione... e quando manca poco passa qualcun altro e ci porta via la ghianda da sotto il naso! Lasciandoci sul volto un'unica reazione di rassegnata sorpresa...
Io vorrei tanto una ghianda che con le sue gambucce venisse da me e mi scongelasse... più semplice no? :-)
Bye,
Sly
Si possono avere 15 anni come 40, ma quando l'amore capita a noi non sapiamo mai bene come comportarci! E piglia sempre quell'ansia di dover combinare qualcosa. Così quando ci sono giorni in cui nulla accade, ogni schema è bloccato, ogni sogno congelato, ci sentiamo agitati e inutili!
Avete presente Scrat quando approda sulla riva di un'isola tropicale direttamente dall'era glaciale? Lui se ne sta dentro il suo cubetto di ghiaccio ad osservare la ghianda a un centimetro dal suo naso e non può far nulla! Man mano che il ghiaccio si scongela, Scrat tenta in tutti i modi di accelarare il processo d'uscita per non perdere il suo tesoro!
E fa bene! Noi invece ce ne stiamo lessi ad aspettare, allentando l'attenzione... e quando manca poco passa qualcun altro e ci porta via la ghianda da sotto il naso! Lasciandoci sul volto un'unica reazione di rassegnata sorpresa...
Io vorrei tanto una ghianda che con le sue gambucce venisse da me e mi scongelasse... più semplice no? :-)
Bye,
Sly
venerdì 3 giugno 2011
Sesso (con un titolo così leggerete in tanti!)
Ciao!
Tra gli scrittori moderni dilaga la mania di scrivere di sesso. Si badi, non SUL sesso, ma proprio DI sesso. La letteratura erotica, quella buona intendo, ha il suo perchè e io l'apprezzo. Ma ciò che non mi va proprio a genio è il dover inserire a tutti i costi del sesso in qualsiasi trama. Se no, a quanto pare, il libro non vende. Il discorso può valere anche in ambito cinematografico, ma si sa che tra il vedere, il parlare e l'immaginare possono scorrere gli oceani... una scena di un film ha un impatto visivo violento, ma presto si sostituisce con la scena successiva. Un brano di un libro entra sotto pelle parola dopo parola, al rallentatore...
Tornando ai libri. Sempre più spesso le scene "incriminate" irrompono nella trama, quasi senza avvisarci. Un effetto come di violenza. Sessuale, appunto. Con descrizioni più cruente che dolci, con battaglie più che amplessi, alla stregua di un match di boxe più che di uno scambio amoroso, seppur intenso.
Membri eretti che finiscono come se niente fosse dentro bocche di chiunque. Proprio così: non esistono più un lui e una lei ben precisi, esistono invece due entità che si scambiano flussi non ben identificati e poi non si vedono più.
Le storie devono cominciare con il sesso, se no tanto vale non iniziare nemmeno, a quanto pare...
Ho appena terminato, ad esempio, un libro di una scrittrice spagnola: ben scritto, affrontava argomenti profondi e interessanti, ma una pagina su tre proponeva racconti di sesso e droga "fuori legge". Sono libri che qualsiasi ragazzina/o può trovare sugli scaffali di un'edicola o di un supermercato. Leggendoli si sentirà di doversi comportare in un certo modo perché nel libro non c'è vergogna. E quando manca la vergogna o il senso del pudore, viene a mancare uno di quei limiti che ci differenziano dagli animali.
Non sono nata ieri e non voglio fare la morale a nessuno. Per quanto uno preferisca una scopata a una corsa nel parco (sempre botte di adrenalina naturale sono), non mi piace che questa preferenza avvenga in età adolescienziale. Non mi piace sentire ragazze di 16 o 17 anni esclamare frasi del tipo "Sono isterica perché non lo faccio da una settimana" e leggere sui libri di eiaculazioni morbose senza alcun fastidio da parte della beneficiaria (conosciuta 3 secondi prima).
Anche a me è stato consigliato di inserire scene di sesso nei miei libri, ma se ce ne saranno sarà solo perché c'entrano con la storia, non per il profitto. Sarà il mio modo di vedere il sesso, quello dove ci può essere anche una sola notte, ma so benissimo con chi lo sto facendo e me lo ricorderò anche un lontano giorno in cui ci ripenserò. Senza vergognarmi di niente per quanto ardite possano essere state le mie voluzioni.
Forse sono all'antica? Forse. Io credo però di avere rispetto per la mia persona e per gli altri.
Bye,
Sly
Tra gli scrittori moderni dilaga la mania di scrivere di sesso. Si badi, non SUL sesso, ma proprio DI sesso. La letteratura erotica, quella buona intendo, ha il suo perchè e io l'apprezzo. Ma ciò che non mi va proprio a genio è il dover inserire a tutti i costi del sesso in qualsiasi trama. Se no, a quanto pare, il libro non vende. Il discorso può valere anche in ambito cinematografico, ma si sa che tra il vedere, il parlare e l'immaginare possono scorrere gli oceani... una scena di un film ha un impatto visivo violento, ma presto si sostituisce con la scena successiva. Un brano di un libro entra sotto pelle parola dopo parola, al rallentatore...
Tornando ai libri. Sempre più spesso le scene "incriminate" irrompono nella trama, quasi senza avvisarci. Un effetto come di violenza. Sessuale, appunto. Con descrizioni più cruente che dolci, con battaglie più che amplessi, alla stregua di un match di boxe più che di uno scambio amoroso, seppur intenso.
Membri eretti che finiscono come se niente fosse dentro bocche di chiunque. Proprio così: non esistono più un lui e una lei ben precisi, esistono invece due entità che si scambiano flussi non ben identificati e poi non si vedono più.
Le storie devono cominciare con il sesso, se no tanto vale non iniziare nemmeno, a quanto pare...
Ho appena terminato, ad esempio, un libro di una scrittrice spagnola: ben scritto, affrontava argomenti profondi e interessanti, ma una pagina su tre proponeva racconti di sesso e droga "fuori legge". Sono libri che qualsiasi ragazzina/o può trovare sugli scaffali di un'edicola o di un supermercato. Leggendoli si sentirà di doversi comportare in un certo modo perché nel libro non c'è vergogna. E quando manca la vergogna o il senso del pudore, viene a mancare uno di quei limiti che ci differenziano dagli animali.
Non sono nata ieri e non voglio fare la morale a nessuno. Per quanto uno preferisca una scopata a una corsa nel parco (sempre botte di adrenalina naturale sono), non mi piace che questa preferenza avvenga in età adolescienziale. Non mi piace sentire ragazze di 16 o 17 anni esclamare frasi del tipo "Sono isterica perché non lo faccio da una settimana" e leggere sui libri di eiaculazioni morbose senza alcun fastidio da parte della beneficiaria (conosciuta 3 secondi prima).
Anche a me è stato consigliato di inserire scene di sesso nei miei libri, ma se ce ne saranno sarà solo perché c'entrano con la storia, non per il profitto. Sarà il mio modo di vedere il sesso, quello dove ci può essere anche una sola notte, ma so benissimo con chi lo sto facendo e me lo ricorderò anche un lontano giorno in cui ci ripenserò. Senza vergognarmi di niente per quanto ardite possano essere state le mie voluzioni.
Forse sono all'antica? Forse. Io credo però di avere rispetto per la mia persona e per gli altri.
Bye,
Sly
mercoledì 1 giugno 2011
mai tardi!
Ciao!
Eccomi finalmente in ferie! Grande boccata d'ossigeno dallo smog che la vita lavorativa produce! Fa pure più danni del fumo passivo...
Ebbene, da qualche tempo mi ronzava in testa l'idea di dedicarmi al disegno! Chi conosce le mie capacità in materia, si sta già scompisciando dalle risate e potrebbe anche non riprendersi più... :-(
Ma d'altronde, perchè arrendersi? Io mai! Così ieri sono andata a comprare matita, gomma, temperino e blocco e ora comincerò a copiare qualsiasi cosa vedo! Finché non riuscirò a fare sembrare il disegno quello che realmente stavo copiando... :-)
In foto i miei acquisti, che a dire il vero pubblico per nostalgia: quando mi sono trovata davanti allo scaffale, ho riconosciuto subito la cancelleria Staedtler che usavamo a scuola! E le matite 2HB che non ricordo manco più la differenza, ma solo per affetto ho scelto quelle!
Appena possibile vi terrò aggiornati sugli scarabocchi... almeno vi fate due sane risate!
Bye,
Sly
Eccomi finalmente in ferie! Grande boccata d'ossigeno dallo smog che la vita lavorativa produce! Fa pure più danni del fumo passivo...
Ebbene, da qualche tempo mi ronzava in testa l'idea di dedicarmi al disegno! Chi conosce le mie capacità in materia, si sta già scompisciando dalle risate e potrebbe anche non riprendersi più... :-(
Ma d'altronde, perchè arrendersi? Io mai! Così ieri sono andata a comprare matita, gomma, temperino e blocco e ora comincerò a copiare qualsiasi cosa vedo! Finché non riuscirò a fare sembrare il disegno quello che realmente stavo copiando... :-)
In foto i miei acquisti, che a dire il vero pubblico per nostalgia: quando mi sono trovata davanti allo scaffale, ho riconosciuto subito la cancelleria Staedtler che usavamo a scuola! E le matite 2HB che non ricordo manco più la differenza, ma solo per affetto ho scelto quelle!
Appena possibile vi terrò aggiornati sugli scarabocchi... almeno vi fate due sane risate!
Bye,
Sly
lunedì 23 maggio 2011
una normalissima bellissima giornata!
Ciao!
Questa settimana lavorerò in un'agenzia diversa dalla mia abituale... un'agenzia che conosco perchè stata la mia prima nel 1993, poi ci sono tornata 10 anni fa! Ed è ancora più vicino a casa...
Così stamane, alle battistiana ora delle 7:40, ho preso la bici e con andatura da crociera ho costeggiatpo il Revedoli, passato il ponte di barche e quindi quello di Cortellazzo, pedalato per la pineta e raggiunto l'agenzia!
Quindi ho lavorato ad un ritmo umano, in un ambiente nuovo e ordinato, scambiando ogni tanto una serena ciacola e qualche battuta con le mie due colleghe, ritrovando clienti che dopo tanti anni si ricordavano di me!
In perfetto orario di chiusura sono uscita, ho ripreso la bici in direzione Jesolo per raggiungere la mia filiale (dovevo prendere delle cose mie), ricevuto l'ennesimo sgambetto idiota e invidioso, uscita ho preso il gelato dalla Patty e sono rientrata. E mentre pedalavo felice, contenta e rilassata ho mandato un bel po' di gente a fanculo e stavo bene! :-)
A volte basta poco, a volte non serve il paradiso. Basterebbe una normalissima bellissima giornata, seppur lavorativa!
Bye,
Sly
Questa settimana lavorerò in un'agenzia diversa dalla mia abituale... un'agenzia che conosco perchè stata la mia prima nel 1993, poi ci sono tornata 10 anni fa! Ed è ancora più vicino a casa...
Così stamane, alle battistiana ora delle 7:40, ho preso la bici e con andatura da crociera ho costeggiatpo il Revedoli, passato il ponte di barche e quindi quello di Cortellazzo, pedalato per la pineta e raggiunto l'agenzia!
Quindi ho lavorato ad un ritmo umano, in un ambiente nuovo e ordinato, scambiando ogni tanto una serena ciacola e qualche battuta con le mie due colleghe, ritrovando clienti che dopo tanti anni si ricordavano di me!
In perfetto orario di chiusura sono uscita, ho ripreso la bici in direzione Jesolo per raggiungere la mia filiale (dovevo prendere delle cose mie), ricevuto l'ennesimo sgambetto idiota e invidioso, uscita ho preso il gelato dalla Patty e sono rientrata. E mentre pedalavo felice, contenta e rilassata ho mandato un bel po' di gente a fanculo e stavo bene! :-)
A volte basta poco, a volte non serve il paradiso. Basterebbe una normalissima bellissima giornata, seppur lavorativa!
Bye,
Sly
domenica 22 maggio 2011
ogni tanto è giusto salutare!
Ciao!
Volevo usare questo post per salutare le mie amiche e i miei amici bloggers, in primis chi lascia anche commenti e che mi segue da vecchia data Mary e Aliza! Ma anche Chiara e il mio babbo! E tutti quelli che mi leggono, ma non ardiscono di argomentare! E concludo con le meteore... tornateeeeeee!!! :-)
Approfitto quindi per ricordare a tutti che non occorre iscriversi per commentare questo blog, si può fare anche come anonimi. Mi piacerebbe però che vi firmaste, anche con uno pseudonimo, ma suvvia! Non siate timidi! Tantomeno timorosi! :-)
Buona settimana a tutti!!!
Bye,
Sly
Volevo usare questo post per salutare le mie amiche e i miei amici bloggers, in primis chi lascia anche commenti e che mi segue da vecchia data Mary e Aliza! Ma anche Chiara e il mio babbo! E tutti quelli che mi leggono, ma non ardiscono di argomentare! E concludo con le meteore... tornateeeeeee!!! :-)
Approfitto quindi per ricordare a tutti che non occorre iscriversi per commentare questo blog, si può fare anche come anonimi. Mi piacerebbe però che vi firmaste, anche con uno pseudonimo, ma suvvia! Non siate timidi! Tantomeno timorosi! :-)
Buona settimana a tutti!!!
Bye,
Sly
lunedì 16 maggio 2011
mascherina...
Ciao!
Oggi sono tornata al lavoro dopo una settimana di malattia, causa laringite e/o tracheite post polvere da cartongesso... Ovviamente i lavori non sono finiti, così dopo una prima ora da paura che pensavo di restarci secca (asma?), sono andata a prendere le mascherine anti polvere...
Avete presente? Quelle bianche che ai giapponesi "piacciono" tanto... Le reazioni sono state delle più varie: per i colleghi ormai potrei arrivare pure nuda che manco se ne accorgono, perciò nessun commento; i clienti sconosciuti cercavano di evitare commenti e domande per evidente educazione, ma procedevano nell'avvicinamento allo sportello con passo sospetto, culo che tirava indietro e sguardo pietosamente torvo; i clienti conosciuti con i quali non c'è troppa confidenza domandavano "cossa che succede signorina?" con passo incerto, come se fossi radioattiva; i clienti conosciuti che vogliono fare i simpatici per nascondere la paura: chiedevano con sorriso allarmato "situ contagiosa?"; i clienti conosciuti, simpatici e intelligenti finalmente esclamavano "ce n'è di polvere qua dentro!".
In compenso nascondevo bene i brufoli e il nasone... ogni tanto bisogna stupire con effetti speciali se no la gente s'annoia...
Bye,
Sly
domenica 15 maggio 2011
lavoro e Lavoro
Ciao!
Ci sono ore della vita da dedicare al lavoro. Dedicare. Non sacrificare. Eppure sempre più spesso il venerdì lasciamo l’ufficio affranti, annebbiati, svuotati di ogni entusiasmo. Se proviamo ad esternare il nostro malessere, quante volte il nostro interlocutore confessa di capire, ma di stare apparentemente bene solo perché alla mattina si imbottisce di tranquillanti! Che senso ha? Dov’è finito quel lavoro che tanto nobilitava l’uomo?Non siamo più un paese di poeti e letterati, pittori e artigiani. Attitudini e mestieri che nei secoli ci hanno resi famosi nel mondo, oggi non pagano, non sfamano. Sono dei lussi che possono permettersi in pochi. Così l’arte non è più sensibilità e gusto, ma semplicemente opportunismo e arrivismo.
Bye,
Ci sono ore della vita da dedicare al lavoro. Dedicare. Non sacrificare. Eppure sempre più spesso il venerdì lasciamo l’ufficio affranti, annebbiati, svuotati di ogni entusiasmo. Se proviamo ad esternare il nostro malessere, quante volte il nostro interlocutore confessa di capire, ma di stare apparentemente bene solo perché alla mattina si imbottisce di tranquillanti! Che senso ha? Dov’è finito quel lavoro che tanto nobilitava l’uomo?
Dal datore di lavoro giungono al nostro orecchio frasi di questo tenore: “Di che ti lamenti, sei già fortunato che ricevi ancora lo stipendio!” come se il lavoro svolto non fosse a pro loro e come se la fortuna si misurasse sulle disgrazie degli altri. Ma ci intontiscono con ritmi talmente da capogiro che quasi ci sembra giusto essere riconoscenti di uno stipendio inferiore alla maggior parte delle medie europee. Intanto i dirigenti che ci negano un rimborso macchina, perché alle ore 7:03 c’era l’autobus (e si ha diritto al rimborso solo se il mezzo pubblico non c’è o parte prima delle 7:00), hanno l’auto aziendale e si dividono stock options milionarie.
Ci appannano l’idea di pensione finché un giorno non la vedremo più, ma lentamente, così quando sarà sparita ci sembrerà di averla sempre e solo sognata. Bye,
Sly
lunedì 9 maggio 2011
vittime del terrorismo
Ciao!
Oggi è la giornata della memoria delle vittime del terrorismo. Fatalità, veramente senza saperlo, in questi giorni ho voluto approfondire la storia di quegli anni ’70, pensando soprattutto ad Aldo Moro. Leggevo così il libro di Sergio Flamigni “Convergenze parallele” dove il giornalista e parlamentare PCI racconta tutte le trame dei servizi segreti, del caso Moro e delle Brigate rosse… quindi Pecorelli, P2, Cossiga, Andreotti e tutto il resto della compagni “bella” della Democrazia Cristiana. C’è veramente da ricordare le vittime del terrorismo… ma veramente… ma se ci fosse ancora vivo quel Kossiga là! A pomodori sulla faccia e carote nel c..o!
Beh, per chi c’era (come i miei genitori), per chi era appena arrivato (come me) e per chi non sa manco di cosa sto parlando (come i miei “figli”): leggete… leggete… e poi incazzatevi come vipere perché le carote in c..o ce le stiamo sempre prendendo noi, purtroppo!
martedì 3 maggio 2011
ma dai! ma per piacere! ma va là!
Ciao!
Pare che l'altra notte gli americani abbiano ucciso Osama Bin Laden... Pare che siano andati in una decina di agenti speciali detti navy seals a stanarlo... E pare che Barack Obama si stesse godendo la diretta dalla Casa Bianca...
Pare che mia nonna, se avesse avuto le ruote, sarebbe stata una carriola...
Bye,
Sly
Pare che l'altra notte gli americani abbiano ucciso Osama Bin Laden... Pare che siano andati in una decina di agenti speciali detti navy seals a stanarlo... E pare che Barack Obama si stesse godendo la diretta dalla Casa Bianca...
Pare che mia nonna, se avesse avuto le ruote, sarebbe stata una carriola...
Bye,
Sly
lunedì 25 aprile 2011
che spreco!
Ciao!
Dal paesino dove abito, Torre di Fine, parte una strada che arriva a Caorle seguendo il fiume Brian in mezzo ai campi e alle risaie. La strada Pollastrona (se non ci credete che si chiama così la foto ne è la prova) è una strada secondaria, asfaltata ma senza righe bianche, percorsa sporadicamente da mezzi su ruote, in gran parte trattasi di biciclette.
Qua e là vi sono delle vecchie case coloniche, per lo più non abitate. In questo periodo di primavera pasquale qualche cortile però si risveglia con grigliate e moto raduni!
Peccato che ci sia sempre qualcuno che spara a volumi assurdi AC-DC o Van Hallen o compagnia bella! Massimo rispetto per gli artisti citati, ma minimo per l'occasione mancata di stare in beato silenzio in mezzo ai campi! Quando vi ricapita più di poter ascoltare il rumore del vento fra i canneti?
Bye,
Sly
sabato 23 aprile 2011
bioritmi... per fortuna prima o poi salgono!
Ciao!
In questi giorni ho in testa una frase molto significativa. A me piacerebbe anche citarne la fonte, cioè chi ha espresso il concetto in questione... perdonatemi, ma proprio non riesco a ritrovare l'appunto e nemmeno la frase originale. Ma è troppo importante per me scriverla ora, così prima parto con le dediche e poi la riporto come me la ricordo (fidatevi).
La dedico al mio direttore nuovo, alle mie "amiche", ai miei genitori. Non è un elogio, non è un accusa, non è un chiedere scusa. Anzi, se proprio vogliamo, è un'umiliante dichiarazione di bisogno d'aiuto. Ma tanto si sa che quando si chiede una mano tutti si voltano dall'altra parte sperando che passi... e infatti:
LE ANIME IRREQUIETE E SENSIBILI SONO BELLISSIME DA GUARDARE, MA NESSUNO LE VORREBBE TRA I PIEDI!
Bye,
Sly
lunedì 18 aprile 2011
forza Reyer!!!
Ciao!
Ieri era domenica e, come ogni domenica che si rispetti, c'era in programma una mitica trasferta sportiva! Basket: Snaidero Udine vs Umana Reyer Venezia!!!
Che dire... potrei dire che sono quasi commossa...
Appena arrivata in questo mondo oro-granata della Reyer, non capivo perchè dovesse esserci una tifoseria divisa in 3 gruppi... Con il tempo e le partite qualcosa ci ho capito e così io ho scelto di stare con i ragazzi del Glorioso Vessillo! Ma così, mi piacciono tanto! Ciò non toglie che mi piacerebbe comunque essere una sola tifoseria...
Beh, tra cricche, Daspo, invasioni di campo rimaste nei pensieri e non nelle azioni, cori e incitamenti, vaffa e smaronamenti, si è arrivati alla trasferta di ieri con degli acerrimi e antipatici avversari... Per la cronaca, 16 punti gli abbiamo dato! Ma la cosa più bella è stata la nostra curva: tutti in piedi sotto gli stessi colori a cantare per almeno due ore di fila! Abbiamo cominciato già da fuori mentre ci perquisivano! :-)
In foto, la curva di ieri: MITICISSSSSSSSIMA! E poi chi ha detto che certe cose si fanno solo da giovani? :-)
Bye,
Sly
p.s. degno pranzo con i gloriosi e con i vessilli e gli affettati squilibrati! :-)
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