mercoledì 30 novembre 2011

così e cosà


Ciao!

Ore e ore di silenzio e ancora non è sufficiente.
Giorni e giorni di tempo per me e ancora non bastano.
Mesi e mesi di inquietudini snervanti e ancora non è finita.

Ma rifarei tutto perché ogni piccolo, normale, umile sogno che si avvera è una vittoria sul nulla e sul tutto. Perchè il mio cuore vive un mondo colorato. :-)

Bye,
Sly

domenica 27 novembre 2011

Intervista televisiva!

Ciao!

Ecco l'ultima mia "fatica" letteraria!

la BOXE raccontata al FEMMINILE

Ed ecco il link con i riferimenti dell'intervista che andrà in onda martedi sera

intervista a Silvia Sly Borghi

Bye.
Sly

sabato 19 novembre 2011

Fornarino


Ciao!

Oggi sono stata alla libreria Lovat di Villorba per assistere alla presentazione di un libro: Fornarino di Diego Vian. L'autore è un collega della mia migliore amica. Ma essendo scrittore... si può dire che è anche collega mio! :-)

Si narra di Vanni, un bambino artista a modo suo! Ed è ambientata in un paesino della marca trevigiana, anni '40 e '50.
Il nocciolo della questione è che Vanni è un artista e, si sa, l'arte di per se non sfama. Perciò genitori e maestri tendono a rimetterti in riga facendoti studiare cose tipo ragioneria e mandandoti a lavorare in banca...

Così, conoscendo la fama del nostro operoso nord est, ho chiesto all'autore se secondo lui la stessa storia ambientata in un nostro paesino del sud o in America avrebbe avuto lo stesso senso... Sommossa popolare! Cioè, qualcuno del pubblico pensava che io avessi dato dell'ignorante a tutti, altri che nel nordest non si combina un piffero come attività culturali, e via dicendo.

Il presentatore del libro (che più che presentarlo, ha fatto un riassunto fino all'ultima pagina...) è andato avanti tre minuti a spiegare e spiegarmi che il nord est è attivo e ci sono un sacco di attività culturali.
Sì, tesoro, perché per fortuna ci sono tanti poveri cristi che si sacrificano per portare avanti questi progetti. Senza sponsor, senza appoggio dei comuni che appoggiano solo le iniziative che fanno loro comodo. Tanti poveri idealisti, sognatori, illusi che lavorano per cento e ci rimettono spesso pure di tasca propria e poi vengono seguiti da una manciata di persone...

Spesso valutiamo le cose per la quantità, dimenticandoci che l'importante è la sostanza.

Il libro non l'ho letto, ma credo sia interessante e piacevole (l'autore lo è). E c'è stato anche chi mi è venuto a dire che avevo ragione... tié! ;-)

Bye,
Sly

domenica 13 novembre 2011

E Berlusca lasciò, alle porte del buio...


Ciao!

Ebbene, il premier Silvio Berlusconi ha abdicato! Per la gioia di miliardi di italiani, ma che dico miliardi... billllllllioni di italiani, e stranieri pure, il Berlusca ha mollato la poltrona. E quindi?

Cioè, di tutta 'sta gente quanti sanno esporre tecnicamente e con prove inconfutabili cosa ha fatto di buono e cosa di meno buono quest'uomo? Si può dire, certo, che dopo 17 anni di governo di "destra" siamo presi maluccio... "peccato" che molti dei nostri guai abbiano origine da governi di sinistra di 30, 40, 50 anni fa! "Peccato" che a quanto pare il periodo nero stia colpendo, spesso con forza peggiore che in Italia, metà paesi europei... "Peccato" che, soprattutto, la sinistra e quel simpaticone di Fini abbiano pensato solo a detronizzare Silvio, ma non a formulare una propria linea politica a supporto del vuoto...

Staremo a vedere... D'altronde non è quello che fa la maggior parte degli italiani? Giudicare dalla poltrona e stare a vedere...

Bye,
Sly

p.s. sempre forza MILAN! :-)

venerdì 4 novembre 2011

la solita italietta, i soliti italiani...


Ciao!

Seguendo il mio idolo di quando ero adolescente, Michele Serena, posso ricordare che nel 1992 approdò alla Sampdoria, squadra genovese che giocava allo stadio Marassi. E ricordo ancora le immagini di una pioggia torrenziale con tanto di stadio allagato.
Ora è possibile che dopo 20 anni Genova sia finita ancora sotto acqua e soprattutto nel quartiere Marassi, con tanto di 7 o 8 vittime? Pur sapendo già da allora che il problema è l'eccessiva urbanizzazione?
Ed è possibile che, pur sapendo che oggi ci sarebbe stato un forte rischio alluvione in Liguria, la sindaca di Genova non abbia fatto chiudere per lo meno le scuole e gli asili? Complimenti, direi.

Visto che era giornata, oggi Berlusca ha detto che in Italia non c'è crisi perché i ristoranti sono sempre pieni e anche gli alberghi... Sugli alberghi non sarei proprio d'accordo, ma sui ristoranti devo dargli ragione: indubbiamente l'italiano ha un po' il vizio di spendere e spandere su cose superflue ma che lo fanno sentire un gran figo. Però c'è anche da dire che ultimamente stiamo rompendo tutti i maialini dei risparmi per poterci permettere i soliti "vizi". E nel frattempo piangiamo il morto, come noi sappiamo ben fare!

Il problema dell'Italia sono gli italiani... in qualsiasi ruolo, mansione, missione, operazione, ecc.ecc.

Bye,
Sly

martedì 1 novembre 2011

ultime volontà

Ciao!

Nei giorni che seguono la morte di qualcuno si sprecano i discorsi su vari argomenti attinenti. Tra le tante tematiche, c'è quella sull'atteggiamento che i superstiti dovrebbero tenere per non dispiacere al morto...

Ora, dal momento che nessuno sa cosa succede quando si è morti, nel dubbio mi sembra giusto che si possa lasciare una specie di testamento contenente le ultime volontà: non sui beni materiali, bensì sui sentimenti.

Cominciamo col dire che se dopo la morte non c'è nulla, trovo che ognuno possa reagirne in piena autonomia: se ti viene da piangere piangi, se vuoi star sereno stai sereno. Se dopo la morte c'è la reincarnazione, dal momento che il reincarnato non ricorda nulla della vita precedente, vale la stessa considerazione di prima.

Ma l'ipotesi più importante è quella che uno muore, ma spiritualmente resta cosciente, anima in pena in qualche dimensione intermedia o angioletto che dal cielo ride beato e guarda giù... Ecco, in questo caso io vorrei dire solo una cosa: a me se piangete non dispiacerebbe. Almeno un pochino.
Cioè, tutti quei pensieri scritti dai vivi pensando di essere morti, dove si legge "per piacere non piangere, preferisco vederti ridere" o altri che consigliano "lui/lei avrebbe voluto che tu non piangessi, ma che stessi bene"... se non moriva stavo bene... Quindi le mie ultime volontà spirituali sono: libero arbitrio, nessuna costrizione, piangi pure e anzi se piangi sinceramente sarei pure un po' commossa anch'io perché vuol dire che ti manco e quindi a me ci tenevi.

Se no, come mi disse una volta una cliente quando ad un suo problema io le offrii un sorriso sereno e professionale:"che cazzo ride signorina?"

Bye,
Sly