venerdì 29 luglio 2011

la Fede!



Ciao!

In questa estate con anno dispari, dove non ci sono né mondiali né europei di calcio, in questa estate dove Valentino e la Ducati si stanno conoscendo senza regalarci neanche il profumo di podio, in questa estate dove il calcio e il basket si sono trasferiti dai campi di gioco alle aule di tribunale per processi e ricorsi vari...

Grazie al cielo c'è la NOSTRA Federica Pellegrini! E sottolineo NOSTRA! Perchè rappresenta l'Italia ai mondiali di nuoto, ma soprattutto il nuoto VENEZIANO, che da tanti anni è sempre impegnato in prima linea con i giovani! Questa è la giusta ricompensa per un'atleta immensa, per chi vive questo sport a livello amatoriale, per chi a livello dirigenziale, per chi lo insegna, per chi lo sogna...

Bye,
Sly

p.s. bellissimo sentir parlare veneziano per tv invece del solito romanaccio o napoletano!

sabato 23 luglio 2011

morti "vecchie e nuove"

Ciao!

Il 22 luglio di dieci anni fa moriva il grande giornalista Indro Montanelli alla veneranda età di 92 anni! Oggi è stata trovata morta nel suo appartamento la 27enne cantante Ami Winehouse.

Leggo che Montanelli soffriva di depressione, con attacchi sin dall'età di 11 anni proseguiti poi per tutta la vita. Probabilmente era così pure per la Winehouse, dal momento che era spesso ubriaca...

Certo che anche nel vivere certi malesseri ci vuole classe ed eleganza, e due coglioni così. Che Montanelli aveva.

Bye,
Sly

sabato 16 luglio 2011

Celebrazioni del cuore

Ciao!

Tratto dal mio ultimo libro... Dedicato a G.

Era luglio del 2001: stagione di sole e vacanze, di novità e cose belle. La mia boccata d'aria dopo una lunga apnea. I miei ventotto anni, che per certi versi già pesavano come quaranta. L'ho conosciuto che non me l'aspettavo, l'ho vissuto che non ci credevo, l'ho perso e non capisco ancora come ho potuto. Era come una tela bianca da colorare, tela della migliore qualità: ho avuto paura di rovinarla, non ho creduto di essere all’altezza. Pensavo di non saper disegnare abbastanza bene, non mi sentivo ancora capace d'amare. Quando ho creduto in me, ormai era troppo tardi. Grazia e strazio del mio cuore, ricordo e rammarico, desolazione e rabbia del mio spirito. Confronto dapprima e quindi scontro nelle nostre parole, spesso solo scritte, purtroppo, dopo quel settembre 2001.
Non se ne va più: quando piove, quando ritorna il freddo, quando qualcuno decide di non volermi bene o non abbastanza... io sento che non se n’è andato. Gli eventi importanti accaduti nel mondo nei giorni in cui lui mi portava fuori a vedere il tramonto o a parlare fissandomi negli occhi facendo raffreddare il cibo guardandomi... ogni anno li rievocano ed io sento una fitta al cuore. Perché abbiamo avuto paura di noi?
L'estate 2001 è stata quella del G8 di Genova dove morì Giuliani, quella dell' 11 settembre con l'attacco terroristico alle Torri Gemelle. Giudicatemi insensibile ed egoista: per me è stata l'estate di Nicola.
Oggi, 10 anni fa, conoscevo G. Potrà sembrare paranoico, potrà sembrare inutile. Non importa quel che sembra. Io so cos'è. Se non avessi vissuto più per causa sua sarebbe grave, ma non è stato così. Ho vissuto più di prima e con maggior consapevolezza. Mi è mancato in ogni cosa che ho fatto. E se non era lui, ma l'idea di lui... poco conta. Missing u...

Bye,
Sly





giovedì 14 luglio 2011

14 luglio: presa de che?



Ciao!

Abbiate innanzitutto pietà x la qualità della foto... risale al 1994 ed è stata rifotografata con il cellulare... Però trattasi di reperto storico!

Il 14 luglio di tanti anni fa, pare che qualcuno abbia preso una bastiglia... cosa che in lingua italiana viene spesso confusa con l'atto di ingoiare una medicina...
Ma a noi che ce frega! L'unica cosa bella è la parola "rivoluzione", ma per il resto il 14 luglio vede altri avvenimenti ben più importanti!

Nel 1992 infatti, le due individue in foto maturavano, cioè davano l'esame orale della maturita per diventare ragioniere! Ora viene spontaneo chiedersi una cosa: perché ricorrere tale data dopo 19 anni? Usualmente si fa conto tondo...5, 10, 20...  Intanto perché usualmente non faccio mai nulla. Inoltre quest'anno io e Manu ci siamo ritrovate! Ed entrambe stamattina abbiamo pensato la stessa cosa... cioè che quella mattina ci siamo assistite a vicenda nel gravoso impegno! Una delle prime grandi fregature della vita... Fregature in quanto ti accorgi dopo che non ne valeva affatto la pena di dannarsi l'anima...

Per la cronaca: il 14 luglio dell'anno seguente io mi patentavo! :-)

Ora vado a rileggermi il diario personale di allora e a commentarlo con Manu... chissà quante cose non si ricorderà più...

Bye,
Sly

mercoledì 6 luglio 2011

i libri chiamano, i libri sanno e te lo spiegano...

Ciao!

Riporto un pezzo del libro "Emmaus" di Baricco. Così com'è, senza alcun commento. I libri di Baricco devi leggerli quando ti chiamano e quando ti chiamano vuol dire che hai bisogno di una coccola, ma anche di uno strazio. Una di quelle lavate di spirito che sembrano fare un male cane, ma poi riparti bello pulito ed è meglio di prima...

Nei Vangeli c'è un episodio che amiamo molto, come il nome che porta, Emmaus. Qualche giorno dopo la morte di Cristo, due uomini camminano per la strada che conduce alla cittadina di Emmaus, discutendo di ciò che è successo sul Calvario, e di alcune voci, strane, di sepolcri aperti e tombe vuote. Si avvicina un terzo uomo e domanda loro di cosa stanno parlando. Allora i due gli dicono: Come, non sai nulla delle cose accadute a Gerusalemme?
Quali cose? lui chiede, e si fa raccontare. I due gli raccontano. La morte del Cristo e ogni cosa. Lui ascolta.
Più tardi fa per andarsene, ma i due gli dicono: E' tardi, resta con noi, è già sera. Possiamo mangiare insieme e continuare a parlare. E lui resta con loro.
Durante la cena, l'uomo spezza il pane, con tranquillità, con naturalezza. Allora i due capiscono, e riconoscono in lui il Messia. Lui sparisce.
Rimasti soli, i due si dicono: Come abbiamo potuto non capire? Per tutto il tempo che è stato con noi, il Messia era con noi, e noi non ce ne siamo accorti.

Ci piace la linearità - quanto è semplice la storia. E come tutto è reale, senza fronzoli. Non fanno che gesti elementari, necessari, tanto che alla fine il disparire del Cristo sembra un fare scontato, quasi una consuetudine. Ci piace la linearità, ma non basterebbe a farci amare così tanto quella storia, che invece amiamo così tanto, ma per un'altra ragione ancora, questa: in tutta la storia, ognuno non sa. All'inizio Gesù stesso sembra non sapere di sé, e della sua morte. Poi loro non sanno di lui, e della sua resurrezione. Alla fine si chiedono: come abbiamo potuto?
Noi conosciamo quella domanda.
Come abbiamo potuto non sapere, per così tanto tempo, nulla di ciò che era, e tuttavia sederci alla tavola di ogni cosa e persona incontrata sul cammino? Cuori piccoli - li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli a Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo - fidandoci di un Dio che non sa più di se stesso. Per questo conosciamo l'avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo - perenne scoperta tardiva.

Bye,
Sly