domenica 22 febbraio 2009

l'addio

Ciao!

Per la gioia di molti, oggi vado a dare l'addio allo JesoloSanDonà basket. Avete presente quei giocattoli che sembrano sempre funzionare bene e poi un giorno, così come niente, più! Un po' come le macchine quando cominciano a fare put put e ti mollano lì in mezzo alla strada...

Ecco, così è andata la mia esperienza con questa società: fatta di dirigenti provinciali, di allenatori inventati e poco seri, di giocatori sbarbati e già sboroni, di giornalisti "comprati" e circuiti, di tifosi inesistenti, di compagni di trasferta poco corretti. Non posso star qua a spiegare tutto, neanche sarebbe importante: dico solo che la mia droga non è Toto, ma la filosofia sportiva che incarna. E non è Pato, ma la filosofia umana che incarna.

Io non pretendo che tutti vivano lo sport come lo vivo io, ma nemmeno che non mi si possa permettere di esprimere come io lo vivo. Quello che la gente non accetta è il sacrificio: ogni cosa deve essere facile, nessuna critica ma solo elogi, sempre e solo la solità mediocrità. E io non lo accetto.

E la cosa che la gente non capisce che non lo accetto dapprima su di me e poi sugli altri. Non vado a blaterare tanto per niente, io. Forse sono più severa con me stessa che con gli altri, a dirla tutta...

In ogni caso: oggi me ne vado alla partita per l'ultima volta. Ci vado presto, come all'inizio: mi sedevo lì in alto sola soletta e guardavo il riscaldamento e un po' alla volta il palazzetto si riempiva... Vado a riprendermi uno spazietto tutto mio, pensando a come Toto mi abbia fatto innamorare. E non voglio pensare a come le passioni vengono calpestate da quattro ignoranti. Fango sopra l'oro. Che spreco...

Domani si parte per il mio futuro... ce la farò, lo so! :-)
Tornerò verso metà settimana, sicuramente più serena! So anche questo!

Bye,
Silvia
In foto la vittoria dell'anno scorso che ci ha regalato il passaggio in serie A dilettanti (o B1): un bacio a capitan Ago infortunato, ad Enrico e Fabio (tutti della vechia guardia).

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