giovedì 25 settembre 2008

il trascorrere del tempo


Ciao!

Giorni strani per me gli ultimi: sto facendo una full immersion in un progetto... A dire il vero... Mi spiego: per un aiuto-spunto letterario, ho ripreso in mano il mio diario personale per rileggere dei fatti successi qualche estate fa... Solo che poi...leggi che ti rileggi, indietreggia che ti indietreggia... mi sono rimessa a leggere dall'inizio! Ora voi fate conto che ho cominciato a scrivere alla tenera età di 14 anni e ho riempito una quindicina di agende! Ho sempre avuto la grafomania! :-) Poi un giorno vi spiegherò (e mi spiegherò?) perchè di colpo a 31 anni ho smesso...

E così in questi giorni sto ripassando la mia vita alla fine degli anni 80 (benedetti anni ottanta!), che significa ben 20 anni fa... e mi sorprendo ora, nell'era dei cellulari e di internet, a ricordare con stupore i tempi e i modi delle comunicazioni di allora!

Al ritorno da una stagione al mare, ci si telefonava ogni due o tre mesi con le amiche lontane perchè il telefono lo pagavano mamma e papà, i quali brontolavano. E allora ci si scriveva (e via di francobolli...sempre elargiti con tignosità, almeno dai miei...): passava anche un mese prima di avere una risposta, anche se si rispondeva "velocemente"! E poi ci si ritrovava al mare l'estate dopo e si era di nuovo insieme tutti i giorni da mattino a notte come se un anno non fosse passato, come se si fosse sempre stati vicini!

Le vacanze estive ci dividevano dai compagni di classe per 3 mesi: nessun contatto perchè una è in Inghilterra, l'altra in montagna, una torna prima, l'altra dopo...

E non era solo una tempistica tecnica (ovvero i tempi di consegna delle poste italiane), ma era anche un modo di vivere tutto più stiracchiato! A scuola ci si andava tutti i giorni; se mi piaceva un tipo, nel giro di un mese gioivo perchè: dopo una settimana che ci si incrociava nei corridoi finalmente mi aveva detto "ciao", poi dopo altri 10 giorni aveva chiesto al mio compagno il mio nome, poi altri 4 giorni e ci si mandava un bigliettino e...

A pensarci adesso sembra così assurdo... Oggi con gli sms ti raggiungi dove vuoi, con le e-mail comunichi in tempo reale, con il cellulare vai a telefonare dove i tuoi genitori non sentono e non rompono le palle! E purtroppo è sufficiente una mancata risposta ad un sms o una settimana di lontananza per dimenticare tutto e tutti...

Era un vivere più lento, forse meno cosciente: protetti dalla tecnologia, che sarebbe arrivata nelle nostre vite come un treno, e dalle pareti scolastiche, che ci nascondevano alla vita che ci avrebbe stravolto come un tornado, vivevamo i nostri giorni di miele e dolori acerbi. Dov'è finito il nostro futuro? Dove ci ha portati il destino e dove la nostra volontà? Perchè ora il tempo passa veloce e ricco, ma noi di quell'oro tratteniamo solo pochi grammi e sul resto piangiamo di nostalgia?

Bye,
Silvia

p.s. auguro a tutti un buon week end, io sarò in Umbria per il corso di boxe! Ieri ho portato la mia tosa combattente Tania ad un allenamento a Sacile dal mitico Giacobbe! Enry...che tosa ganza che c'ho!!! Un giorno ti veniamo a trovare...stattene accuorto! :-)

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