Ciao!
Forse dovrei chiedere scusa:
per la mia voglia di movimento, che viene scambiata per isteria;
per la mia necessità di sentirmi viva, che viene percepita come un fastidio da chi si sente morto dentro;
per la mia capacità di comprendere spesso troppe cose, più di quelle che mi si vorrebbe far capire;
per il mio sforzo di far finta di non capire anche le cose più palesi, per non essere pesante o invadente;
per il mio desiderio di sentimenti buoni, non solo da ricevere, ma soprattutto da dare;
per le mie lacrime trattenute e versate solo nel buio delle mie notti solitarie, per non far sentire in dovere nessuno di aiutarmi;
per il mio istinto di ribellione alle ingiustizie, nella speranza di un mondo migliore per me e per gli altri;
per la mia voglia di dialogo rivolto a una reciproca comprensione;
per i miei silenzi forzati per non offendere chi mi ha offeso;
per il mio cercare sempre un lato buono anche nel marcio totale;
per il mio credere ancora nell'amicizia, sebbene finora mi abbia sempre pugnalato alla spalle;
per la mia ricerca di un amore normale per poi osservarlo farsi scudo del mio entusiasmo come fosse una malattia mortale;
per le mie rispostacce sincere, seguite da scuse altrettanto sincere, ma mai accolte;
per la mia memoria che dimentica gli sgarri e mi fa prendere ancora fregature e poi ridimentica...;
per i baci che saprei dare e che non voglio sprecare;
per la forza e la testardaggine che non mi fermano davanti agli ostacoli che gli invidiosi e i deboli piazzano sul mio cammino;
per la mia coerenza;
per quello che sono e che sarò.
Forse dovrei chiedere scusa... a me stessa. Perchè l'unico modo per non farmi male al cuore sarebbe non crederci più. E finchè respiro, tra una crisi di pianto e l'altra, ci crederò sempre. Purtroppo.
Do you really want to hurt me? Do you really want to make me cry?
Bye,
Silvia
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