lunedì 1 marzo 2010

primi approcci alla musica classica

Ciao!

Mentre scrivo sto ascoltando e guardando il dvd del Festival di Lucerna 2003 dove Claudio Abbado dirige un'orchestra che suona Gustav Mahler... copio quello che c'è scritto in copertina, che non crediate che io sia così figa! Inoltre questo dvd mi è stato consigliato da uno che... come dire... ne sa qualcosa... un certo Carlo Carcano! Di recente conosciuto quale vocal coach di Morgan a X-factor, ma in passato ha diretto pure l'orchestra di San Remo. E, sempre per non fare la figa a sproposito, non lo conosco di persona, bensì via Facebook... ma comunque è molto gentile e disponibile e mi ha consigliato quindi questa... come si dice... opera? di Mahler.

Diciamo che l'altro giorno in casa ho rinvenuto dei cd di Beethoven e ho provato a farli andare... Non so, probabilmente non era giornata o Beethoven era troppo sordo perchè mi rimbecilliva un po'... E poi, a dirla tutta, dopo un po' mi sono ritrovata a spolverare, stendere biancheria, lavare i piatti, giocare con il cane... non è che uno può ascoltare musica classica in questo modo! Così mi sono sparata su il Liga :-)

Ma oggi il mitico postino marchigiano rasta mi ha recapitato i mitici dvd di Gustav e ho dovuto subito provare! Perchè proprio questo compositore? Per caso: leggevo un saggio di Baricco dove si parlava di lui e contemporaneamente sentivo questo nome in un altro contesto musicale... così mi informo dal mastro Carcano che mi instrada. Beh, devo dire che già alle prime note mi ha pigliato bene ed ora continua a piacermi!

Tecnicamente non saprei dire un'acca, ma che importanza ha! Ci sono volte in cui siamo attori della nostra vita e siamo compiaciuti nel crearla e costruirla, altre che ne siamo spettatori e ci piace ammirarla. Ora io sto qua a farmi raggiungere e riempire dale note che piovono: a volte pioviggina e a volte scroscia! :-)

Il bello della musica classica, secondo me, è che ha la capacità di catapultarti in sensazioni allucinanti e nostalgia incredibili, ma lo fa per un tempo breve al punto giusto per farti piegare, ma non abbattere! Ti culla e poi di colpo ti sveglia, ti intrappola nei fili della nostalgia e poi bruscamente, ma con allegro impeto, ti riporta alla realtà! Sentire, provare, capire senza soccombere.

Poi è tremendo vedere di quanti e quali strumenti è composta un'orchestra! Ci sono dei fiati che non saprei neanche da che parte cominciare a dargli un nome! E viene da chiedersi come cavolo gli è venuto in mente a quella lì di suonare una roba del genere! "Bambina, cosa farai da grane?" "Suonerò il comecavolosichiamaofono"... :-)
E c'è sempre il mitico suonatore di tamburo e piatti! Quello che farà si e no 4 colpi in tutto il concerto! Però come batte lui... ih ih ih! Il mio mito!
Infine: adoro l'arpa e la sua forma aristocratica e dolce, le corde forti e sincere... e non capirò mai come si farà a beccare le corde giuste in uno strumento così! :-)

Dopo questa ammasso di idiozie, mi scuso con i veri cultori della musica classica e continuo ad ascoltare il Gustav & Claudio & Orchestra con sincera gioia!

Bye,
Silvia

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