domenica 14 marzo 2010

Ciao!

Ieri ho comprato un libro dal titolo "Dissoluzione", ovvero una raccolta di poesie/pensieri/probabili canzoni di Morgan. Uscì per la prima volta nel 1999, quindi gli scritti risalgono a più di 10 anni fa, quando Morgan aveva dai 25 ai 27 anni. A me lui piace molto, come contenuti intendo. E mi attira parecchio il fatto che abbia praticamente la mia età.

Così, mentre leggevo dei versi che narravano la morte di Lucio Battisti, mi inchioda di brutto l'ultima frase: "Il giorno che morì Battisti avevo 25 anni". Siccome la morte di Battisti è stato per me un giorno che ricorderò sempre, perchè mi ha colpita, inevitabile e subitaneo il paragone: così mi sono vista anch'io venticinquenne il giorno che appresi la notizia.
E... ragazzi... quanto ero bambina! Malgrado convivessi già da un anno e mezzo, malgrado lavorassi già da cinque anni, malgrado la mia famiglia mi avesse formato come una brava personcina adulta... io le cose che Morgan scriveva a quell'età me le sognavo! Anzi, nemmeno quello!

Però poi la vita e la mia indole sensibile mi hanno portata a raggiungere certi livelli di, appunto, sensibilità. Mi sono ritrovata a percorrere cammini che ti mettono in crisi, ti lasciano solo. Spesso mi sono sentita dire "Ma tu sei troppo avanti" e per questo la gente non mi capiva, ma neanche ci provava. Troppo difficile.
Questa cosa mica la si digerisce tanto facilmente... capisci di avere qualcosa in più, ma ti ritrovi con tanti affetti e legami in meno. Specialmente se non sai fingere. E le cose sono due: o soccombi o impari. E se impari le cose sono altre due: o sopravvivi o lotti. E se lotti crei. E se crei... la "gloria" sarà quasi sempre postuma.

Beh, io ho sempre sostenuto Morgan in occasioni dove tutti gli davano contro, come nell'ultima infelice uscita sulla droga o come quando ha certi atteggiamenti sboroni durante le trasmissioni televisive. Non intendo che faccia bene a dire o fare certe cose, dico solo che so che non è facile avere un animo nobile senza restare feriti dal mondo. E se penso che io sto male dieci anni più tardi, quando l'età può comunque aiutarmi ad essere più forte, pensate a come poteva stare un ragazzo di 25 (tralaltro segnato dalla drammatica morte per suicidio del padre quando era bambino). Forse è stato anche troppo bravo.

E poi resta sempre il mio "dubbio": io leggo gli scritti di Morgan e mi sento in sintonia e lo comprendo. Ma chi non ha fatto il nostro stesso percorso, può capire? A me vengono sempre a chiedere consiglio su un sacco di cose... ma quando consiglio soluzioni o tentativi impegnativi e di difficile comprensione, con risultato che non si può "vedere" ma solo sperare, mi sento abbandonare con la famosa frase "si ma tu puoi perchè sei avanti, io no!". Peccato, perchè se aprissimo la nostra mente a quello che non capiamo, forse potremmo tutti essere più avanti.

Si è strani quando gli altri te lo dicono
Si accorgono della distanza che li separa
O ti amano o ti respingono
(Morgan)

Bye,
Silvia

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