martedì 21 dicembre 2010

non è solo questione d'orgoglio

Ciao!

Ennesima lite furibonda oggi tra il mio capo e me. Classico esempio di intelligenza inesistente. La sua. O meglio, quella che dovrebbe avere e non ha.
Per quanto mi riguarda, troppo spesso mi sono giustificata con questioni d'orgoglio. Molte volte è vero, daltronde è una brutta bestia da sconfiggere e, anche quando sembra sopita, basta un niente che si rianima!

Però non è solo quello. Non sarò mai Madre Teresa e difficilmente porgerò l'altra guancia. E' già difficile farlo da aspiranti santi! Però non posso pensare che un essere umano umili, soprattutto gratuitamente (=senza motivo, non senza compenso...), un altro essere umano suo pari. Chi cazzo sei tu per trattarmi come una pezza da piedi, ma soprattutto per farmici sentire?

Gli uffici pullulano di povere anime, che vengono trattate come il peggior Fantozzi, dai capi e dai colleghi invidiosi. Una parte di loro è insensibile: a quello come a tutto il resto. Una parte, troppo piccola ahimè!, ha i coglioni per reagire e paga personalmente un diritto sacrosanto di dignità. Tanti, molti, troppi! somatizzano, si credono di valere meno di una cacca di mosca perchè così i capi incompetenti possono continuare a sentirsi grandi e a non meritarsi lo stipendio.

Il migliore capo è quello che sa sciegliersi i propri migliori collaboratori e coltivarne le doti migliori, raddrizzando i collaboratori ambigui. Gli altri sono solo parassiti delle anime sensibili.
Io non smetterò mai di lottare perchè l'umiltà, il coraggio, la coerenza, la dignità, mia e degli altri, non siano calpestati. Anche se, lo so, nessuno mi ringrazierà, anzi. Ma continuerò. Altro che orgoglio.

Bye,
Sly
in foto: auoritratto... del gatto e della volpe...

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