sabato 23 maggio 2009

cambierà mai niente?


Ciao!

Non potevo esimermi dal ricordare il giudice Falcone e di conseguenza il collega e amico Borsellino: uccisi in due agguati nel 1992. Falcone il 23 maggio e Borsellino ai primi di luglio, mi pare. Ricordo che ero in campeggio e studiavo per l'esame di maturità che ho dato poi il 14 luglio. Sinceramente non è che sapessi proprio bene chi fossero i due giudici, ero ancora in una fase d'età in cui non avevo molta coscienza delle cose dei "grandi", pur ritenendomi abbastanza grande da volermene andare da casa perchè i miei genitori rompevano e non capivano niente... :-) Per fortuna poi queste fasi passano!

Comunque prendo a pretesto questo episodio per fare un paragone, che non vuole essere blasfemo, ma solo realistico, da poter abbinare anche alle nostre esistenze normali. Falcone e Borsellino vivevano delle vite speciali, su di un livello superiore. Avevano testa e cuore (alias intelligenza e coraggio) per poterlo fare. E per fermarli hanno dovuto ucciderli: fisicamente.

Beh, ci sono tanti modi per "uccidere" una persona. E qui ritorna il collegamento con la mia maturità del 1992... lì per lì mi sono presa un'incazzatura diabolica e mi sono sentita fregata ingiustamente (cosa importa se avevo studiato quando il prof ormai aveva deciso che gli stavo sulle scatole perchè lo avevo capito che era un deficiente?). Ora, dopo 17 anni da allora, dopo 17 anni di lavoro, dopo 17 anni di fregature uguali e altrettanto ingiuste, posso dire che si può uccidere anche senza ammazzare.
Io ho un carattere volitivo ai limiti dell'autolesionismo, ma altri hanno subito le stesse angherie che ho patito io e non hanno reagito: semplicemente si sono azzittiti e spenti. Sono stati schiacciati da chi, insegnati o direttori di agenzia, ha fatto abuso del proprio potere solo perchè lo studente o il dipendente reclamavano un trattamento più onesto e professionale. Solo perchè tutto ciò li faceva apparire per quello che sono: inadeguati, strapagati e per lo più idioti.

Scusate ma ho da poco ricevuto le note di valutazione al lavoro e dopo 17 anni mi sembra di essere rimasta a quel bastardissimo esame di maturità...

Bye,
Silvia

3 commenti:

Gianna ha detto...

Caspiterina...che caratterino!
Mi associo al triste ricordo.

♥Mary47♥ ha detto...

Silvia, anch'io ricordo con tanta tristezza quanto avvenuto 17 anni fa! Sono in tanti a pensarla come te, solo magari non hanno il coraggio di dirlo e sopratutto di scriverlo. Io mi ritengo fortunata, nel lavoro non ho subito, anzi, sono stata molto considerara (forse perchè avevo del colleghi che non valevano ed erano sempre li a chiedere, chiedere, chiedere). Una sola cosa: sono stata assunta con un sesto livello, e SENZA MAI CHIEDERE mi son trovata ad andare in pensione con un secondo livello. Devo dire che ho trovato dei superiori meravigliosi e anche se oramai manco da otto anni ci sentiamo ancora. (La mia era una grande azienda dolciaria ligure).
Auguro anche a te che cambi qualcosa, anzi dovrebbero cambiare le persone!! Chissà mai che un giorno ti troveremo direttrice di filiale!!n(si dice così??9

oceanomare ha detto...

care Mary e Stella... si, io c'ho un caratterino pestifero, ma dove le cose non vanno. Voglio dire: io non ci tengo a diventare direttrice d'agenzia. Un po' perchè non credo di essere in grado, un po' perchè non voglio passare la vita al lavoro, ma preferisco lavorare con giudizio quando è ora e poi dedicarmi (con altrettanto giudizio) alle mie passioni o alla famiglia (se un giorno ne avrò magari una).
Quello che io contesto è chi, senza capacità, occupa dei ruoli di rilievo e in grado di condizionare la vita altrui. Occupa "poltrone" che non merita probabilmente perchè pagano bene, in qualche modo. Ma io dico: oneri e onori! Specialmente quando si tratta di educazione dei giovani!
E nel lavoro avessero almeno la buona creanza di non rovinare l'esistenza a chi, come me, cerca di impegnarsi al massimo e la sua unica colpa grave è di avere bisogno di un capo CAPO e non di qualche pappa molla! Chiedo troppo? Forse, ma non ho il diritto di pretendere un CAPO quanto lui vanta il diritto di pretendere un SUDDITO invece di un più dignitoso collaboratore?

E beata te Mary che hai trovato capi intelligenti! Quelli farebbero la fortuna loro, la nostra e dell'azienda! Peccato che molti non lo abbiano ancora capito...

Grazie che partecipate al mio blog, felice io! Finalmente si discute!