venerdì 7 ottobre 2011

Fame e follia

Ciao!

Ieri è morto Steve Jobs, il padre della Apple. Aveva 56 anni ed era malato da tempo. Una sua frase famosa è: "SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI!"

Proprio in questi giorni, per motivi personali, mi chiedevo di quanta fame io necessiti per poter essere folle. Perché la mia fame è immensa, il disagio ancor di più, eppure la follia che desidererei manca. Quel passo che mi porterebbe ad una probabile fame di cibo, ma anche ad una probabile sazietà culturale e spirituale, non mi viene così facile.

Facile è esortare gli altri, provare con la rete di salvataggio, fingere chissà che impresa sapendo che il rischio era tutto cacolato o limitato a piccoli dolori in caso di insuccesso. Facile è lasciar passare la vita sperando che ti porti lei qualcosa, senza andarsela faticosamente a prendere.

Ho fame. Sarò folle. Spero.

Bye,
Sly

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se c'era un "folle" con i piedi per terra e ben radicato nella realtà era proprio lui, altrimenti non avrebbe inventato quello che ha inventato. La follia di cui parla è la classica utopia, è il credere fermamente in qualche cosa e coltivare la fame necessaria per aver sempre la voglia di perseguire ciò in cui si crede, anche a costo di farsi prendere per folli dagli altri. Pensare ad una follia diversa, di quelle che ti fanno perdere il contatto con la realtà, è purtroppo il rifugio di molti ragazzi d'oggi, ma in tal caso perdono anche il senso della fame.. e senza questa non raggiungeranno alcun obiettivo. Steve intendeva evidentemente che le due cose dovessero sempre andare di pari passo.
babbuz

oceanomare ha detto...

La follia senza fame è solo follia. Come le bolle di sapone facilmente esplode. La fame è il motore di tutto. Anche questa è una cosa che insegna la boxe. La follia nutrita da fame "rischia" di farti raggiungere i sogni... :-)