sabato 15 ottobre 2016

Ciao Sigi mio!



Ciao!

Una settimana fa è venuto a mancare uno dei miei canini, uno dei fondatori de I GIGI’SS. Il piccolo, biondo, vecchietto Sigi’smondo, detto Sigi, ha deciso che non ce la faceva proprio più e ci ha salutati.
Sigi è entrato nella mia vita due anni e tre mesi fa, quando ho deciso di andare in un canile e portare a casa un cane non più giovane. Ormai alla fine del giro delle gabbie, Spaz (l’altro mio canino, con me da quando è cucciolo e ora ha tredici anni e mezzo) e io ci siamo ritrovati davanti ad un recinto con varie bestiole tra cani e gatti. Erano tutti accorsi alla rete per farsi “portare via”… ma in fondo… con un’andatura un po’ balenga, passo calmo e cadenzato, con espressione da filosofo, si avvicinava un canino biondo. Lo guardavo con la coda dell’occhio, finché ha raggiunto la rete e in modo molto discreto ha allungato pure lui il musetto, ma un po’ frastornato da tutta la confusione. E io me ne sono innamorata!
Così Sigi, di almeno quattordici anni e dalla dentatura malmessa, cataratta e sordità, artrite e Alzheimer, è venuto a casa con noi! E quando il giorno dopo è arrivato anche il gattonzolo Gino, abbiamo formato ufficialmente I GIGI’SS!!!

Per quanto a mente fredda possa dire che non è semplice accudire un animaletto anziano e non è nemmeno facile metterne d’accordo tre di carattere e vite vissute differenti, devo anche dire che a me è sembrato tutto così talmente “facile”! Probabilmente perché così doveva essere, così doveva andare, o forse perché l’amore che ci ho messo e quello con cui sono stata ricambiata è talmente tanto, che non poteva che andare tutto per il meglio!

Ci sono tante cose, mie personali, che nel rapporto con Sigi si sono manifestate e per cui non smetterò mai di ringraziarlo per esserci stato! E se mi manca immensamente è proprio perché ci siamo scambiati tutto quello che potevamo, senza rimorsi e soprattutto senza rimpianti. La penultima notte e l’ultimo giorno sono stati molto lamentosi, si calmava solo quando lo tenevo in braccio. Poi ha fatto una notte tranquilla dormendo e alla mattina ha aspettato che mi alzassi e lo prendessi in braccio per guardarmi, ascoltare un po’ della sua canzone che gli cantavo e lasciarsi andare. Ci siamo detti un sacco di cose in quel momento, ma soprattutto ci siamo abbracciati forte, un abbraccio come una stretta di mano, come un "bel lavoro, ben fatto!".

E’ tremendo come manchi quel cosino biondo che avrà pesato tre chili da bagnato, che non abbaiava mai se non quando stavo preparandogli la pappa per lo scatoletta day, che non saltava e correva in giro per la casa come gli altri due, ma se ne stava sempre sul suo cuscinone. Ma che seguiva ogni mio movimento, che mi uardava come se avesse visto la madonna, che mi si piazzava ai piedi e mi difendeva dai bruti e cattivi... La casa ora sembra vuota e troppo silenziosa, troppo ordinata. E quella candelina che gli accendevo di notte perché potesse ritrovare la cuccia continua ad essere accesa nella notte, perché Sigi sappia che se vuole tornare noi siamo qui ad aspettarlo…

Bye,
Sly

p.s. e comunque il nostro guerriero ha deposto le armi nella giornata del guerrigliero eroico! Sapevatelo! :-)


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