venerdì 26 settembre 2014

Al di là della religione...



Ciao!

A quanto pare nel mondo islamico va di moda la decapitazione dell'uomo occidentale... Da qualche mese infatti pare che non sia più figo fucilare. 
A parte la cronaca, questa cosa della decapitazione mi ha portata a fare un'altra riflessione, che trova base nell'ipocrisia continua di cui siamo circondati fin da piccoli e che poi prende le basi soprattutto dalla religione.

E quindi, focalizzo l'attenzione sul pensiero (ovvio, peraltro) che l'uomo non ha paura della morte, bensì della sofferenza. Parliamoci chiaro: se muori, muori. Se soffri te ne accorgi e non è piacevole. 
Se c'è qualcosa dopo la morte chi lo sa, ma siamo sinceri: la maggior parte delle persone, soprattutto quelle che tanto si proclamano religiose, non crede davvero che ci sia il paradiso o l'inferno, magari qualcuno in più crede nella reincarnazione, ma tant'è che se si comporta bene se la gode in un'altra vita e non ne avrà pressoché memoria.

Perciò ecco il dolore. Ed ecco le decapitazioni: per fare impressione sulla gente, per farli sentire minacciati. Ma la morte non è sufficiente per ottenere il risultato.

Bye,
Sly 

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