venerdì 3 maggio 2013

Troppa vita e troppa morte



Ciao!

Premetto che sarà un post un po' diretto e forse con argomenti poco piacevoli. E probabilmente scritto neanche tanto bene, perché sono un po' incazzata. E siccome il mio blog è di quelli che si scrivono e non si correggono... 

La notizia del giorno, quella che sta facendo il giro del web con filmato straziante a seguito, riguarda una donna che, malata gravemente di tumore e afflitta da dolori fortissimi, ha deciso di morire. E non potendo farlo in Italia, si è recata in Svizzera.

Con questo post non voglio entrare nel merito di tutto il problema del testamento biologico, se sia giusto e meno. Sarebbe un discorso troppo complesso.
Voglio invece condannare certe forme di comunicazione eccessivamente fuorvianti e che sfruttano canali "scorretti" per lanciare messaggi inopportuni.

Voglio dire: tempo fa ho avuto la stessa reazione con quell'uomo senza braccia e senza gambe che gira il mondo promuovendo invece l'attaccamento alla vita! 
O come oggi che ho saputo del motociclista che vedete in foto che corre senza la gamba e il braccio destri, persi proprio in un incidente motociclistico.
Possiamo fare anche altri esempi più famosi, come Alex Zanardi, pilota di Formula uno che ha perso entrambe le gambe in una gara ed è tornato in pista.

Sono due fronti opposti: da un lato troppa esasperazione della voglia di vivere, dall'altro troppa della voglia di morire. Con due problematiche: nel primo caso è penoso lo sfruttamento eccessivo di persone trattate a volte come animali da circo. Altre le situazioni non rispecchiano la realtà in quanto grazie ai soldi qualcuno ha potuto permettersi ciò che la maggior parte dei mutilati può solo sognare. Nel secondo caso, una specie di campagna elettorale a favore della morte.

Ripeto, non sto entrando nel merito del giusto o non giusto se e quando e come decidere di morire. Probabilmente nel dubbio credo che sceglierei sempre la vita, finché ce n'è. 
Sono i metodi della comunicazione che mi fanno schifo. Sia per i non troppo vivi, sia per i quasi morti.

Bye,
Sly

p.s. spero di non aver mancato di rispetto a nessuno e se lo fatto probabilmente è frutto di una vita che non mi ha ancora permesso di capire certi meccanismi... sono sempre stata pronta a rivedere le mie idee, a fronte di ottime argomentazioni. 

1 commento:

oceanomare ha detto...

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/5/4/EUTANASIA-Roccella-Piera-la-tua-non-e-stata-un-buona-morte-/389560/