venerdì 23 marzo 2012
l'attesa
Ciao!
E' uscito un nuovo libro del "mio "Alessandro Baricco! Di solito s'ha da aspettarlo anni tra una storia e l'altra, questa volta in pochi mesi due libri! E proprio leggendo l'ultimo, "Tre volte all'alba" il titolo, mi sono ritrovata a rimurginare sulle attese... sui periodi tra un evento e l'altro... sugli spazi tra le cose che segnano le nostre esistenze...
Quando si racconta la vita di qualcuno, quando si scrive la storia del mondo, quando leggiamo un libro e poi un altro... sono momenti salienti di un percorso, sono vicende particolari di un viaggio, sono personaggi che ci aprono le porte delle loro avventure!
Ma tra un episodio e l'altro cosa c'è? Quello che nei film coincide con la chiusura di una scena e l'apertura di una nuova, con il primo e il secondo tempo, ma anche con le frasi tipo "qualche anno dopo" scritte in fondo allo schermo. C'è l'attesa. Dove non succede nulla o non succede ciò che vorremmo. Dove i nostri piani sono pronti e attendiamo solo di potervi dare esecuzione!
Mio dio, come è snervante l'attesa! Come logora! Quanto sarebbe bello, come nei film, sentirne il senso dell'arrivo, ma poi farla passare in un secondo con un cambio scena! E invece sono secondi, minuti, giorni, anni che si susseguono e ci minano come una goccia d'acqua di un rubinetto che perde. E a volte ci fanno impazzire. A volte ci fanno morire.
La luce dell'alba... se l'aspetti sveglio sembra non arrivare mai, se ti addormenti la perdi...
Bye,
Sly
lunedì 19 marzo 2012
il piatto freddo della vendetta
Ciao!
Quando spieghi troppo di te, ti scopri. Così la gente sa dove colpire. E colpisce.
"Ed è sempre l'umile che eccede nel parlare: l'orgoglioso si sorveglia troppo da presso." (G.K. Chesterton - L'uomo che fu Giovedì)
Continuerò ad essere quella che sono. Che alternative ho? Non so fingere. E non fingerò nemmeno buonismo, lo odio. Pertanto, se a volte mi trovo a dover subire, a non poter combattere, a cedere armi e terreno... sia! Me ne starò un po' a leccarmi le ferite, per tornare nella vita da viva. Ma prima o poi, si sa, la vita gira per tutti...
"(...), tutti uccidevate per vendetta, non c'è da vergognarsi, è il solo farmaco che ci sia contro il dolore, tutto quello che si è trovato per non impazzire, è la droga con cui ci rendono capaci di combattere, (...)" (A. Baricco - Senza sangue)
Bye,
Sly
sabato 10 marzo 2012
fine di un viaggio
Ciao!
Quando ero adolescente tenevo una raccolta di frasi raccolte dai libri che leggevo. Come la maggior parte delle ragazze, presumo. C'è da domandarsi l'utilità di annotarsi frasi dal contenuto sacrosanto se poi non ci si ricorda mai di usarle al momento giusto...
Una di queste perle è la seguente, tratta dal romanzo "Tom Jones" di Henry Fielding:
La bontà del cuore e la franchezza del carattere, anche se possono dare gran conforto alla coscienza e onesto orgoglio all'animo, non serviranno punto, ahimé, a far fare buona strada nel mondo.
E così eccomi qua, per l'ennesima volta, costretta ad interrompere un bel viaggio. Come sempre, infatti, l'hanno vinta le malelingue invidiose, gli animi poverelli di gente qualunque, le velleità invalorose di guerrieri finti. Il vero guerriero non sempre vince, spesso deve ritirarsi e riprovare. Ma il vero guerriero ha sempre coraggio.
Non è bene gettare le perle ai porci. Di questo mi dovrei ricordare più spesso.
Bye,
Sly
Quando ero adolescente tenevo una raccolta di frasi raccolte dai libri che leggevo. Come la maggior parte delle ragazze, presumo. C'è da domandarsi l'utilità di annotarsi frasi dal contenuto sacrosanto se poi non ci si ricorda mai di usarle al momento giusto...
Una di queste perle è la seguente, tratta dal romanzo "Tom Jones" di Henry Fielding:
La bontà del cuore e la franchezza del carattere, anche se possono dare gran conforto alla coscienza e onesto orgoglio all'animo, non serviranno punto, ahimé, a far fare buona strada nel mondo.
E così eccomi qua, per l'ennesima volta, costretta ad interrompere un bel viaggio. Come sempre, infatti, l'hanno vinta le malelingue invidiose, gli animi poverelli di gente qualunque, le velleità invalorose di guerrieri finti. Il vero guerriero non sempre vince, spesso deve ritirarsi e riprovare. Ma il vero guerriero ha sempre coraggio.
Non è bene gettare le perle ai porci. Di questo mi dovrei ricordare più spesso.
Bye,
Sly
domenica 4 marzo 2012
la guerra dei morti
Ciao!
Giovedì 1 marzo è morto Lucio Dalla. Indubbiamente se n'è andato uno degli ultimi dolcemente irriverenti poeti trasgressivi della musica italiana.
Ma vorrei soffermarmi sulla guerra delle notizie e dei commenti: ovviamente su facebook sono partiti i tantissimi messaggi di cordoglio dei fans, ma a ruota si è cominciato anche a fare i paragoni con altri morti "illustri". Per la maggior parte ho visto confronti tra il numero di messaggi per Dalla e quelli per Simoncelli, in quanto morte recente, ma soprattutto veniva sottolineato il peso che gli italiani danno allo sport piuttosto che alla musica. E' un po' stupido valutare il peso di Dalla in facebook, popolo giovane di artisti mancati per pigrizia intellettuale...
Ma soprattutto reputo molto triste di ideali questa battaglia di cordoglianze mediatiche. Questo non è dolore o rammarico, questa è "avvoltoiaggine" dei poveri...
Come persona Dalla ultimamente non mi piaceva. Una cosa a pelle. Mi prende ogni volta che vedo artisti invecchiare cercando di ringiovanire a tutti i costi. Però credo che in fonfo in fondo, nell'animo vero, solo un buon spirito possa creare delle canzoni come le sue. Sarò scontata, ma adoro Caruso! E Anna e Marco, e Se io fossi un angelo e Balla balla ballerino e L'ultima luna e vabbè, dopo tanto mi rimetto su il cd! :-)
Bye,
Sly
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