Ciao!
Siamo gli invisibili. Nemmeno incompresi, solo trasparenti. Le nostre grida sono mute, gli occhi come buchi in un teschio. Il nostro corpo è polvere. Siamo coloro che adottano la solitudine, ma che nemmeno la solitudine poi li accetta. Perchè si fa peso sul nostro cuore, ancor più quando cerchiamo di accettarla.
Amiamo nei nostri cuori di cartapesta e quando i sogni e le speranze ci lasciano non abbiamo la forza di trattenerli, non molliamo la presa ma nemmeno ci sentiamo in diritto di trattenere. Soffriamo e troppo spesso non lottiamo più.
E' terribile il vuoto che sento arrivare, so che arriverà, quando i miei sogni si svuotano e diventano grigie nebbie. Mi sento spaesata, mi sembra di sbattere da una parete all'altra di una stanza buia e vuota, che nella mia immaginazione diventa troppo grande per capirci qualcosa o troppo piccola per organizzarmi.
E' già passato troppo tempo, ma quello che viene non è costruttivo. O forse sto distruggendo io stessa il mio mondo con martellate di sconforto. Non so più ricostruire. Non so più dove andare. Quante energie sprecate sulle banalità degli altri...
Sono invisibile, trasparente, polvere nell'aria che si posa sulle spalle e con un colpo di mano si getta via...
Bye,
Silvia
Ma oggi il mio papà mi ha chiamata "la sua bambina" e io vorrei tanto poterlo essere per sempre...
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