Sono passati 17 anni dall'attentato che ha provocato la morte del giudice Borsellino, poco tempo dopo allo stesso episodio toccato al giudice Falcone. Ancora non è dato sapere se poi sia stata solo la mafia ad organizzarlo o se c'è stato pure lo zampino dello stato... lo sapremo mai secondo voi? Figurarse...
Ho trovato questa poesia in dialetto veneziano (di cui non ricordo più l'autore, sorry): la dedico ai due giudici.
NO
Bruseme su un rogo
tra fiame e falive
nassarò 'n'altra volta
dal carbon fato çenare.
Squarteme sul marmo
dei vostri maçeli,
tornarò tuto intiero
in virtù de un strighesso.
Negheme nel mar
a le boche de porto,
nuarò come un pesse
portà da la dosana.
Un omo no more
parchè i altri lo copa.
Bye,
Silvia
(falive=faville, strighesso=sortilegio, stregoneria, dosana=corrente di riflusso)
1 commento:
Bellissima poesia in dialetto Silvia. Uomini come Borsellino e Falcone non moriranno mai, saranno sempre nei pensiori di tutti anche di LORO
Un bacetto
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