domenica 18 aprile 2010

il tocco (o la mazzata...) finale

Ciao!

Ieri sera c'è stato il debutto nella boxe della mia atleta Tanja: per la cronaca ha perso, ma io sono contenta lo stesso per quello che ha fatto sul ring, tenuto conto delle difficoltà nella preparazione per vari incidenti di percorso, considerando anche l'agitazione che aveva addosso.
Quello che invece mi ha tolto anche l'ultimo pelo di energia rimasta è stato il fuori dal ring. Tanja farà fra poco 17 anni, ha avuto una vita tutto sommato serena in una famiglia per bene, è brava a scuola, è intelligente e spigliata. Però deve imparare che non è perfetta e che non riuscire in qualcosa o non farcela subito e bene non è una pecca e tantomeno una tragedia esistenziale.

Io non sono sua madre, ma occupo comunque un ruolo educativo e non nascondo che sono quasi contenta che abbia perso. Spero che la boxe le insegni un giusto rapporto con la vita e le cose che ti accadono, che non è di sottomissione e riluttanza, ma di valore aggiunto anche nella sconfitta. E nella vittoria mai infierire sull'avversario.

Spero lo impari presto perchè io sono sfinita.

Concludo ringraziando quel morto o morta di fame che ieri sera mi ha rubato i colpitori: avevano un valore economico e affettivo, è stato un colpo basso e un gesto schifoso. Mi sono sentita derubata e pure idiota per essere sempre la solita ingenua che crede che la gente sia onesta. E io non sopporto di sentirmi così. Nessuno ha il diritto di farmi sentire uno schifo.

Bye,
Silvia

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