I pugni non fanno male solo a seconda dell'intensità con cui arrivano a bersaglio. Più spesso il dolore dipende dallo stato d'animo di chi li riceve.
Ci sono volte in cui prendi un pugno solo e ti distrugge: perchè non te lo aspettavi. O perchè eri convinto di essere invincibile, ma eri troppo sul bordo dell'equilibrio e non te ne rendevi conto.
Invece quando sei veramente invincibile, non ti spezzano nemmeno le cannonate. E più i colpi arrivano più ti senti in diritto addirittura di non schivarli, ma il tuo corpo è come uno scudo e la tua mente si carica ad ogni colpo! E i lividi sono solo "medaglie" di rispetto!
Ci sono momenti in cui non vuoi prendere neanche uno schiaffo o un colpo di striscio perchè sei stanco dentro. E ci sono volte in cui ti senti una m...a e di pugni ne vorresti a raffica e aneli a sentire dolore e ancora dolore perchè senti il bisogno di toccare il fondo. Stai lì a difenderti precariamente e quando senti il sapore del sangue e il gonfiore della pelle, allora capisci che ce l'hai fatta e domani ti duolerà anche il cuore, ma da quel dolore ripartirai più forte.
Ogni allenamento è condizionato dagli stati d'animo, da come è andata la giornata, da cosa ci ha insegnato la vita, che solo ognuno di noi lo sa e dalle reazioni di ogni atleta, che non hanno una logica precisa. Ora capite perchè è difficile "fare" un pugile? Non sono macchine, non sono solo cronometro e sprint o punteggio. Sono un'anima: il più delle volte inquieta e sensibile, per quanto apparentemente più forte.
Bye,
Silvia